Oltre 700 persone alle Giornate FAI di Primavera di Città di Castello, dedicate ai lasciti Pillitu e Sarteanesi

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Nonostante la pioggia e il contingentamento degli ingressi, oltre 700 persone tra sabato e domenica scorsa hanno aderito alle Giornate di Primavera del Fai di Città di Castello che, in collaborazione e con il patrocinio del Comune tifernate, proponeva la visita di due luoghi non aperti stabilmente al pubblico ma ricchi di arte e di storia: lo studio Pillitu-Meroni e lo studio atelier di Alvaro e Giuliana Sarteanesi.

“Valorizzare i due lasciti è soprattutto un modo per non dimenticare il nobile gesto compiuto dai nostri concittadini” dichiara Michela Botteghi, assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, “In secondo luogo un’occasione per farne conoscere l’identità artistica e il loro grande pregio. Lo Studio Pillitu-Meroni è non solo una sintesi della nostra cifra culturale Rinascimento e Contemporaneità ma anche un archivio della storia tifernate recente; l’atelier Sarteanesi rappresenta il luogo in cui i maggiori autori della nostra città si sono ritrovati ed hanno creato. Per questo ringrazio anche la disponibilità del prof. Piero Sarteanesi, che ha permesso l’apertura durante la due giorni del FAI”.

Per l’occasione anche il presidente regionale del FAI Umbria Raffaele De Lutio ha visitato i due luoghi, insieme all’assessore alla Cultura Michela Botteghi, rimanendo molto colpito: “Siamo molto soddisfatti di questa edizione delle Giornate” dichiara Eleonora Reali, a nome del Gruppo Fai di Città di Castello, “tantissimo interesse e grande sorpresa per le meraviglie e il fascino che caratterizzano i due studi.

Siamo molto soddisfatti della risposta nonostante le incertezze metereologiche. Nella giornata di domenica nello studio Sarteanesi abbiamo effettuato oltre 24 visite e complessivamente il bilancio degli accessi è di circa 700 persone. Non abbiamo potuto accontentare tutti ma di certo, visto il successo, ci saranno altre occasioni. Ci complimentiamo gli Apprendisti Ciceroni, gli studenti del Liceo Statale Plinio il Giovane di Città di Castello che hanno condotto le visite e ringraziamo la cooperativa il Poliedro, custode dello spazio”.

Lo Studio Meroni Pillitu si trova nel cinquecentesco Palazzo Pierleoni, imponente residenza nobiliare in Corso Vittorio Emanuele.

L’appartamento, già sede dello Studio legale di Luigi e Paola Pillitu, è stato donato con testamento da quest’ultima al Comune di Città di Castello nel 2013. Al suo interno conserva le caratteristiche tipiche dei palazzi aristocratici, con stucchi e affreschi del XVII-XVIII secolo: ogni stanza è arredata con mobili di pregio e oggetti ricercati, frutto del collezionismo antiquario ed etnico della famiglia. Lo Studio ospita la collezione privata di famiglia con dipinti e ceramiche del XX secolo di artisti come Dottori, Pistoletto, Schifano, De Rigù, Cagli e Baldelli. Una sezione espositiva più intima presenta complementi di moda degli anni ’20-’30, appartenuti a Iole Meroni, moglie di Luigi Pillitu e madre di Paola.

Lo Studio di pittura di Alvaro e Giuliana Sarteanesi è ubicato in una palazzina in stile Liberty, utilizzata in origine come giardino d’inverno del prospiciente Palazzo Pasqui. Il locale, acquisito da Alvaro Sarteanesi sullo scorcio degli anni Quaranta e riconvertito in studio di pittura, fu frequentato al tempo dai maggiori artisti della città e in particolare da Alberto Burri, intimo amico dei fratelli Alvaro e Nemo Sarteanesi. Lo studio conserva numerose opere di Alvaro Sarteanesi e di sua figlia Giuliana, uniti dalla passione per l’arte. Alvaro (1914-2005), autore di ritratti e di paesaggi, si dedicò anche alla pittura ad affresco partecipando ai maggiori cantieri artistici tifernati della metà del secolo. Giuliana (1955-2010) ha invece affrontato soprattutto ritratti, studi di figura, nature morte e dipinti di interni, attraverso un senso del colore di matrice fauvista ma estremamente personale.

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