L’associazione culturale UmbriaLeft conferma quello che ha denunciato con determinazione in questi anni: la gestione della sanità pubblica umbra, da parte della destra, è stata disastrosa.
Disastrosa sul versante organizzativo, sul taglio dei servizi offerti ai pazienti e l’abbassamento della loro qualità. Disastrosa sul versante politico, con il sostegno allo sviluppo del settore della sanità privata, con la salute dei cittadini che sempre più è diventata una merce e la sanità un affare, determinando l’aumento delle diseguaglianze sociali difronte alla malattia.
A tutto ciò si è aggiunto un forte disequilibrio economico che ammonta a qualche decina di milioni di euro, frutto di una palese incapacità di governo.
La risposta della nuova giunta, della presidente Stefania Proietti, è stata incentrata però, in un banale e ingiusto innalzamento delle aliquote Irpef, Irap e del bollo auto.
Un provvedimento che lascia perplessi nel metodo e sorpresi nel merito.
Si è proceduto senza una fase partecipativa e il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini, dei lavoratori, delle città e dei territori, avviando una politica fiscale restrittiva, che colpisce soprattutto i redditi da lavoro subordinato, dei piccoli esercenti e degli artigiani, con conseguenze pesanti sulla domanda interna, in una regione come la nostra, è bene ricordarlo, con redditi più bassi della media nazionale, così come salari, pensioni e stipendi.
Per quanto attiene il ventilato pericolo di commissariamento della sanità, la convocazione del ‘Tavolo degli adempimenti’ tra regioni e governo presso il Mef, è soltanto l’avvio di un percorso per la messa in ordine dei conti, che lascia aperte ogni possibilità.
L’associazione Umbrialeft, valuta positivamente la posizione delle organizzazioni sindacali umbre che hanno chiesto alla giunta il ritiro del provvedimento, e avviare una riforma complessiva del sistema sanitario regionale.