“A oltre un mese dalla cessazione dell’incarico del Prefetto di Perugia, Armando Gradone, per pensionamento, il Governo non è ancora riuscito a ricoprire questo ruolo fondamentale per il territorio. Un ritardo intollerabile che pone in evidenza l’incapacità del Governo e del Ministero dell’Interno di procedere con tempestività nella nomina di una figura chiave per la sicurezza pubblica e per la gestione delle problematiche che interessano la nostra comunità.
Senza sminuire in alcun modo il prezioso lavoro svolto dal Vice Prefetto Vicario – che ringrazio – è imprescindibile procedere immediatamente alla nomina del nuovo Prefetto per garantire la piena operatività del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, fondamentale presidio di coordinamento delle forze dell’ordine nel contrasto alla diffusione degli episodi di microcriminalità. Il rischio è quello di compromettere ulteriormente la stabilità sociale e il senso di sicurezza della popolazione.
Determinante è anche il ruolo che il nuovo Prefetto dovrà assumere, in qualità di raccordo istituzionale tra Governo e autonomie locali, anche alla luce delle criticità emerse sul piano finanziario nell’ambito della sanità regionale, ma il ruolo di garanzia in vista delle imminenti consultazioni referendarie.
Davanti a tutte queste priorità, se l’inerzia del Governo è inaccettabile, quella del sottosegretario al Ministero dell’interno Prisco è anche incomprensibile. Ho presentato un’interrogazione parlamentare perché non si tratta solo una questione di efficienza amministrativa, ma anche di un atto di responsabilità a garanzia dei diritti dei perugini”. Lo afferma con una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.