PIOSINA – Il Tevere ha brillato di nuova luce grazie all’iniziativa ecologica “Biondo Tevere 2025”, che ha visto decine di volontari riunirsi per ripulire il tratto “No Kill” del fiume, compreso tra Città di Castello e San Giustino. Una giornata all’insegna del rispetto per l’ambiente, dello spirito di collaborazione e dell’amore per il fiume che da sempre è il cuore pulsante della vallata.
Organizzata dal Fishing Club Alto Tevere Umbro, in collaborazione con il Coordinamento Umbria Fly Fishing, l’associazione Pro Loco di Piosina e con il prezioso contributo della Pro Loco Monterchi, l’iniziativa ha coinvolto pescatori a mosca, camminatori, famiglie e semplici amanti della natura. Tutti uniti per un obiettivo comune: restituire dignità a uno degli ecosistemi più importanti della regione.
Sin dal primo mattino, i volontari si sono ritrovati nel parcheggio di via Sant’Ansano a Piosina per poi suddividersi in squadre e operare lungo le sponde del Tevere e i sentieri del percorso verde. Sacchi alla mano, guanti e stivali ai piedi, hanno raccolto ogni tipo di rifiuto, testimonianza purtroppo evidente di quanto ancora ci sia da fare sul piano della coscienza ecologica.
A conclusione della mattinata, i partecipanti si sono ritrovati presso i locali della Pro Loco di Piosina per il tradizionale pranzo sociale, divenuto ormai simbolo dell’iniziativa. L’insostituibile contributo in cucina della Pro Loco di Monterchi anche quest’anno ha saputo scaldare i cuori e unire i presenti in un momento di vera convivialità.
«È stato bello vedere così tante persone prendersi cura del nostro fiume con passione e senso di responsabilità – ha dichiarato il presidente del Fishing Club Alto Tevere Umbro Francesco Duranti – Ringraziamo di cuore tutti i partecipanti, la Pro Loco di Piosina per l’ospitalità e la Pro Loco Monterchi per il fondamentale aiuto in cucina. Ma soprattutto, chiediamo con forza alle autorità competenti di non voltarsi dall’altra parte. I pescatori a mosca che frequentano questo tratto del Tevere sono i primi custodi del fiume: praticano il “catch and release”, rispettano la fauna ittica, monitorano le condizioni ambientali e sono spesso l’unico presidio attivo lungo le sponde. Eppure, il nostro impegno rischia di diventare vano. Le attività di bracconaggio, l’incontrollata presenza di predatori ittiofagi come il cormorano, la totale assenza di vigilanza e lo stop ai ripopolamenti hanno minato la biodiversità e compromesso l’intero ecosistema fluviale. Tutto questo ha avuto ricadute evidenti non solo sul fiume, ma anche sulla comunità locale, che per anni ha beneficiato del turismo legato alla pesca sostenibile. Il tratto No Kill è un’opportunità preziosa che merita di essere tutelata e rilanciata con politiche serie, investimenti mirati e un’alleanza concreta tra istituzioni e chi il fiume lo vive davvero, ogni giorno.
“Biondo Tevere” è stata, ancora una volta, molto più di una semplice pulizia: è stata un’azione concreta per l’ambiente, una giornata di educazione civica e un esempio virtuoso di cittadinanza attiva. Un messaggio forte e chiaro: prendersi cura del fiume è un dovere di tutti. Plauso alla iniziativa dall’assessorato all’ambiente del comune di Città di Castello.






