“Viaggio verso noi stessi” di Franco Chiarani. Domenica 13 aprile al Piccolo museo di Fighille, il vernissage della mostra del principale pittore trentino vivente

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Grande successo di pubblico per “Viaggio verso noi stessi”, personale di pittura di Franco Chiarani inaugurata domenica 13 aprile 2025 nelle due sedi del Piccolomuseo di Fighille, a Fighille di Citerna (PG).

La presentazione della mostra si è svolta nella chiesa di San Michele Arcangelo, messa a disposizione da don Paolo Martinelli, dove è custodita una preziosa Via Crucis realizzata da quattordici maestri contemporanei. L’ultima stazione è opera di Chiarani.

Dopo i saluti del sindaco di Citerna Enea Paladino, del presidente Unpli Umbria Francesco Fiorelli e del presidente della Pro Loco Fighille Loris Mirabucci Casperchi, il giornalista e curatore d’arte Marco Botti ha illustrato al pubblico le principali tappe della carriera di Chiarani e le caratteristiche del suo inconfondibile linguaggio figurativo.

Per l’occasione è stato presentato il catalogo dedicato all’opera del maestro trentino pubblicato dal Piccolomuseo, con i contributi critici dello stesso Marco Botti e del compianto pittore e critico d’arte Umberto Zaccaria. La figlia di quest’ultimo, Manuela, era presente all’inaugurazione assieme a una rappresentanza della Biennale “Città di Soliera” e ha donato un intenso paesaggio innevato realizzato dal padre nel 1994, che va ad arricchire la collezione permanente del museo, formata da oltre 350 opere di apprezzati artisti contemporanei di tutta Italia.

Il taglio del nastro si è svolto nella ex Dogana Pontificia, che nell’Ottocento si trovava al confine con il Granducato di Toscana. A seguire il buffet per tutti gli intervenuti nel vicino Palazzo Tani. Il pubblico ha così potuto ammirare, suddivise nelle due sedi del museo e centro diffuso d’arte contemporanea, le 44 opere eseguite con tecnica mista di colui che Vittorio Sgarbi scelse nel 2015 per rappresentare il Trentino Alto Adige all’Expo di Milano.

Dietro allo stile espressionista di Chiarani, soprannominato “alchimista della carta” per il suo modo unico di trattare il materiale, c’è l’amore per la più alta pittura dell’Europa centro settentrionale, quella che parte dal rinascimento e da Dürer e Cranach, fino ad arrivare alle stelle luminose della secessione viennese e dell’espressionismo austriaco di primo Novecento come Klimt, Kokoschka e Schiele.

Dalle ambientazioni atemporali e fosche di Chiarani emergono figure evanescenti, realizzate con segni gestuali, linee, forme e colori alterati, tratti sottili e carichi di tensione. Grazie alla sua cifra stilistica distintiva, Chiarani riflette e ci fa riflettere su temi più che attuali: la paradossale solitudine dell’uomo nell’era dell’iperconnessione, le inquietudini e l’alienazione dell’individuo contemporaneo, la crisi d’identità. Una realtà soggettiva, trasformata per non dire deformata attraverso le emozioni di un pittore unico nell’attuale panorama italiano, che ha stregato tutti i visitatori accorsi per il vernissage.

“Viaggio verso noi stessi”, organizzata dalla Pro Loco Fighille e patrocinata dal Comune di Citerna, proseguirà fino al prossimo 11 maggio.

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