Il Consiglio comunale di Città di Castello ha scelto unitariamente di trasformare in Ordine del Giorno l’interrogazione presentata da Valerio Mancini, per impegnare la Presidente e tutta la Giunta Regionale a intraprendere ogni azione verso la dirigenza sanitaria volta a scongiurare l’ipotesi di trasferimento del Dottor Luciano Carli dall’Ospedale di Città di Castello, al fine di garantire ai cittadini la migliore qualità dei servizi sanitari.
“Come primo proponente dell’atto esprimo piena soddisfazione su questa scelta di condivisione dell’intero Consiglio comunale, che rafforza e amplifica un messaggio chiaro alla Regione Umbria e alla direzione sanitaria dell’USL Umbria 1 – esordisce il Capigruppo della Lega Città di Castello, Valerio Mancini – si tratta di una vicenda che ha destato in tutti grande preoccupazione dato che il Dottor Carli è un punto di riferimento solido per il nostro territorio. Ha eseguito in media più di 200 interventi di chirurgia senologica all’anno nel nostro ospedale: numeri che parlano da soli e testimoniano l’impegno, la dedizione e la qualità di un lavoro costruito in decenni, sempre a fianco delle pazienti – prosegue Mancini – la sua presenza ha garantito non solo l’efficienza dell’attività chirurgica, ma anche la continuità di un rapporto umano fatto di ascolto, attenzione e fiducia, in un momento delicatissimo della vita delle donne. Il nostro presidio ospedaliero ospita la Breast Unit dell’USL Umbria 1, una struttura multidisciplinare altamente specializzata che garantisce la presa in carico completa delle pazienti con patologia mammaria: dalla diagnosi precoce alla chirurgia, dalla riabilitazione psico-funzionale al follow-up, – chiarisce io leghista – e il dottor Carli ne rappresenta un perno fondamentale. Venir meno alla sua figura significherebbe indebolire l’intero impianto organizzativo della Breast Unit. Questa non è una battaglia politica, ma di civiltà e di tutela del diritto alla salute per tutte le cittadine dell’Alto Tevere e dell’Umbria. Il Consiglio comunale ieri ha dato una prova importante di unità, perché su questi temi non possono esserci divisioni.
La Regione Umbria non può permettere che una delle sue eccellenze vada altrove senza aprire un confronto serio con il territorio – conclude Mancini – auspico che, anche a fronte di un’iniziativa unitaria del nostro Consiglio Comunale, arrivino risposte chiare e tempestive da parte degli amministratori regionali”.