Presentazione questa mattina presso la Sala Multimediale della Biblioteca Comunale dell’ultimo libro di Brunello Castellani, “Romanzo Socialista”. Edito da Diadema Edizioni, il testo muove da una ricerca condotta sulle carte del Senatore Luciano Stirati, con l’intento di ricostruire il suo percorso e il suo pensiero di insegnante e politico. L’autore, Brunello Castellani, gualdese e legato alla città di Gubbio, ponendosi sulle tracce del senatore, torna dentro un crogiolo di ricordi, passioni e disincanti, in una stagione nella quale vita e politica erano la stessa cosa.
E dunque tornano vive le storie di un gruppo di socialisti dell’Appennino, intrecciate alla storia del partito socialista italiano, il cui romanzo, lungo un secolo, è finito trent’anni fa. Oltre all’autore, alla presentazione coordinata dall’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, sono intervenuti il sindaco, Luca Secondi, che ha portato il saluto e sottolineato, “l’importanza della pubblicazione quale significativo contributo alla ricostruzione storica di un periodo politico e sociale importante a livello regionale e nazionale”, Filippo Stirati, figlio del senatore, e Luciano Bacchetta, “anima” del socialismo tifernate, attuale presidente del consiglio comunale.
“La storia del Partito socialista italiano – ha detto Castellani – è un romanzo lungo un secolo e finito trent’anni fa. Da allora è trascorso un tempo sufficiente a consegnare tutto alla storia che salva qualche volto e lascia il resto al silenzio delle storie sepolte. Eppure, è bastato che la vita mi mettesse sulle tracce di un vecchio Senatore, Luciano Stirati, per riportarmi dentro un crogiolo di ricordi, passioni e disincanti. Per farmi sentire ancora viva la stagione nella quale vita e politica erano la stessa cosa.” Il libro propone un racconto politico, ma non politicista, dove le vicende pubbliche sono intrecciate alla dimensione privata dei protagonisti: le amicizie, gli amori, le passioni e i disincanti. Il lungo lavoro compiuto dall’autore sulle carte del senatore Stirati fa emergere la figura morale, la fede liberalsocialista e lo stile d’altri tempi, di un insegnante carismatico e politico onesto, competente e rigoroso.
Castellani, ponendosi sulle tracce del Senatore, torna ad una stagione nella quale vita e politica erano la stessa cosa. E fa rivivere le origini del socialismo e le storie dei protagonisti (Andrea Costa, Anna Kuliscioff, Filippo Turati, Giacomo Matteotti, Carlo Rosselli, Pietro Nenni, Sandro Pertini), oltre a quelle di un gruppo di socialisti dell’Appennino dove spicca la figura di Carlo Gubbini. L’autore affronta anche la caduta del 1992 e intreccia un dialogo serrato con il Sindaco Filippo Stirati, amico e compagno di una vita. Per loro è il momento di fare i conti con le responsabilità di una generazione travolta dalla disfatta e, al tempo stesso, di cercare le ragioni per riaffermare la necessità della politica e continuare a coltivare, sotto un cielo nuovo, l’antico sogno di uguaglianza.
“Con lo stile del romanzo, il libro non è soltanto una preziosa operazione di memoria ma torna a interrogarsi sull’attualità di un pensiero politico che tiene insieme libertà e giustizia e propone una prospettiva diversa al dominio della finanza e della tecnica e all’avvento dei populismi”, ha concluso Luciano Bacchetta, nel ricordare il significativo apporto alla storia politica regionale e nazionale del socialismo tifernate che da sempre rappresenta un punto di riferimento grazie in particolare a coloro, militanti e rappresentanti istituzionali che a vari livelli hanno contribuito a scrivere pagine di storia belle e vere come quelle che Brunello Castellani ha scritto nel suo libro”.