“È proprio tramite iniziative di questo genere, promosse nell’ambito della Fiera di Primavera, che si possono individuare le giuste azioni da programmare per il bene del settore”. Con queste parole il consigliere regionale Marco Casucci (Noi Moderati) commenta l’incontro con gli allevatori cui ha partecipato domenica 11 Maggio a Ponte Presale di Sestino presso il Complesso Zootecnico “Silvio Datti”, assieme all’Assessore regionale all’Agricoltura Saccardi, il collega Ceccarelli, al Sindaco di Sestino, Dori, il vicesindaco di Badia Tedalda, Sensi.
“La tutela e lo sviluppo dei nostri territori passa anche dalla valorizzazione delle eccellenze locali. Più fattori stanno, purtroppo, incidendo sulla commercializzazione di questa carne, che ha visto scendere il suo prezzo medio nonostante l’elevata qualità – ha sottolineato il consigliere regionale – e la mancata vendita implica in automatico un aumento della permanenza in stalla dei vitelli, il che genera una ulteriore lievitazione dei costi di gestione, tale da mettere in forte dubbio la sopravvivenza delle aziende. Negli ultimi tempi si sono registrati i primi segnali di ritorno ad un trend positivo per la razza chianina, confermati proprio alla tradizionale asta dei vitelli da ristallo di Ponte a Presale, ma dobbiamo tutti impegnarci per il consolidamento di questa tendenza, necessaria se vogliamo salvaguardare questa eccellenza”.
Perché questa situazione possa essere meglio affrontata in Valtiberina, anche alla luce del dibattito svoltosi a Sestino, faccio mia la proposta degli allevatori di non limitare l’utilizzazione del complesso zootecnico “Silvio Datti” alle sole due fiere previste nel corso dell’anno e di aprire proprio a Ponte a Presale un centro per la selezione e la moltiplicazione della linea femminile delle tre razze auto autoctone del Vitellone Bianco: la Chianina, la Romagnola e la Marchigiana.
Ho presentato un atto in questa direzione, in quanto il complesso zootecnico è al crocevia di 3 regioni che sono le tre regioni di origine e provenienza delle tre razze autoctone di Vitellone Bianco e porta il nome di uno storico grande allevatore di questo luogo “Silvio Datti” (già Sindaco di Badia Tedalda) che tanto ha fatto ed investito per dare alla chianina l’apprezzamento che merita.