“Caccia ai tesori nella Città” – Forma Urbis. La città che siamo, evento culturale di Architetti nell’Altotevere Libera Associazione

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Venerdì 16 maggio, a partire dalle ore 9:00 circa 200 bambini delle scuole primarie animeranno piazze e vie del centro storico di Città di Castello in una insolita “caccia ai tesori” organizzata dalla Libera Associazione Architetti nell’Altotevere in collaborazione e con il Patrocinio del Comune di Città di Castello. La giornata costituisce evento conclusivo dell’iniziativa culturale “Forma Urbis. La città che siamo” ideata e promossa dall’Associazione che ha visto nel mese di aprile la partecipazione di alunni dei Circoli didattici di “San Filippo” e “Pieve delle Rose” ad un ciclo di lezioni tenute dagli Architetti direttamente nei plessi scolastici grazie alla collaborazione con i Dirigenti dei due circoli. L’iniziativa ha visto altresì la partecipazione di una rappresentanza di studenti della scuola secondaria Alighieri Pascoli in aderenza ad un progetto didattico interno.

Gli Architetti nell’Altotevere hanno proposto agli studenti l’osservazione della città storica con particolare attenzione alla capacità della sua forma di resistere immutata nel tempo e al costante incedere delle trasformazioni urbane. Hanno sollecitato i ragazzi, con semplici strumenti comunicativi, ad osservare come la città murata sia un materiale composito fatto di storia e arte, unite ad architettura e paesaggio, e come abbia assorbito nel tempo urti senza mai rompersi assumendo un valore simbolico e sensoriale importante per la comunità. I ragazzi hanno osservato in classe l’evolversi della forma della città murata nei secoli, le sue mappe storiche, il nascere e il permanere di alcune sue emergenze architettoniche che la rendono ancora oggi, a distanza di secoli, perfettamente riconoscibile costituendo di fatto i suoi Tesori. Tesori che a squadre i giovani alunni, con partenza da Piazza Matteotti e dotati di mappe a percorsi dedicati, il 16 maggio dovranno ritrovare tra vie e piazze del centro storico.
L’iniziativa, oltre che rappresentare per i più giovani un’occasione di conoscenza della forma storica della propria città, e conseguentemente appropriarsi della sua memoria, ha sensibilizzato i bambini ad osservare direttamente le cose che ogni giorno li circondano abituandoli a distinguere valori e unicità.

L’iniziativa culturale ad oggi proposta alle scuole fonda le sue radici in una ricerca che Architetti nell’Altotevere libera associazione portò avanti con l’amico e restauratore Giuliano Guerri, purtroppo ad oggi non più tra noi, il cui lavoro culminò nel 2016 in una mostra denominata Forma Urbis ospitata dapprima a Città di Castello nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie e poi nella città di Foligno nel 2019 per il Festival di Architettura “Mirapolis”.
Il tutto nacque da un’osservazione attenta di una tela settecentesca in restauro, raffigurante San Filippo Benizi in Gloria, dove si distingueva una veduta frammentata, ma accurata e insolita, del centro storico tifernate e delle sue emergenze che stimolò il desiderio di comporre per immagini, anche ricercate in altre raffigurazioni pittoriche, un’analisi metastorica, dalla veduta della tela ai giorni nostri, fatta di semplici comparazioni per permanenze, perdite e ambiguità.

A quel lavoro gli Architetti hanno dato una nuova veste che potesse offrire una comunicazione semplice per le scuole e trasformarsi in un gioco.
Forma Urbis. La Città che siamo si concluderà nel centro storico di Città di Castello, con la “Caccia ai tesori” quale un momento di gioco in cui i bambini dovranno testare la propria capacità di orientarsi nella città, osservare e individuare sei emergenze architettoniche che caratterizzano il profilo della città.

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