Novanta pergamene alla memoria per ricordare i soldati “eroi” ed esprimere la gratitudine della comunità tifernate a quei giovani valorosi di allora, al loro coraggio e alla difesa della libertà. Tanta partecipazione, emozione ed orgoglio questa mattina nella sala consiliare dove la sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Città di Castello, assieme all’Istituto di Storia Politica Sociale “Venanzio Gabriotti”, con il patrocinio del comune, hanno organizzato un convegno per ricordare i tifernati che agli inizi del 1945 si arruolarono volontari nel Gruppo di Combattimento Cremona per sconfiggere i nazi fascisti nella parte d’ Italia non ancora liberata, come ad Alfonsine teatro della battaglia del Senio. Sono intervenuti come relatori, Alvaro Tacchini, Presidente dell’Istituto Gabriotti, Riccardo Graziano, Sindaco di Alfonsine, e Albertina Soliani, Presidente “Istituto Alcide Cervi” e Vice-Presidente nazionale Anpi.
Ha coordinato e introdotto i lavori dell’incontro, Anna Maria Pacciarini, Presidente della sezione Anpi di Città di Castello. Il sindaco Luca Secondi e del Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta, hanno portato i saluti della giunta e della massima assise cittadina sottolineando come “conservare la memoria della Liberazione è un preciso dovere per le istituzioni democratiche che devono la loro esistenza a uomini come i partigiani che seppero schierarsi con la parte giusta anche se in quel momento era la più difficile da scegliere”, ricordando la pagina di storia che si è consumata ad Alfonsine, una realtà territoriale che nella memoria di Città di Castello riveste un ruolo di primaria importanza”, hanno concluso Secondi e Bacchetta rivolgendosi al sindaco della città romagnola. La Presidente dell’Anpi ha esordito affermando che, “nell’80° della Liberazione dal nazifascismo, non potevano essere dimenticati i tifernati che, liberato il loro territorio, decisero di arruolarsi per liberare l’Italia ancora oppressa dal nazifascismo.
Città di Castello, assieme a Spello e Terni, è la città umbra che ha dato un maggior numero di Volontari arruolati con l’VIII Armata Britannica. Fu un gesto di grande consapevolezza, nato dalla riconquistata libertà e da una presa di coscienza politica maturata con l’esperienza della guerra partigiana e con l’incontro dalle nascenti forze politiche uscite dalla clandestinità. I Volontari della Cremona, una volta tornati dal fronte, si distinsero per il contributo che diedero sia alla vita politica locale sia alla costruzione della società civile”, ha concluso Anna Maria Pacciarini. Anche Alvaro Tacchini, Presidente dell’Istituto “Gabriotti”, ha evidenziato come “il cospicuo numero di volontari tifernati nel Gruppo di Combattimento Cremona, una novantina, testimoniano di quanto fosse radicato soprattutto tra i giovani il rigetto della dittatura fascista e dell’occupazione tedesca. Con l’Alta Valle del Tevere ormai liberata, avrebbero potuto restare al sicuro, in famiglia, nel proprio ambiente. Invece misero a repentaglio la vita per combattere la battaglia finale contro il nazi-fascismo. Inoltre erano delle idee politiche più varie, accomunati dall’antifascismo, dal patriottismo e da un sentito ideale repubblicano, per rompere definitivamente i legami con la monarchia e gettare le basi di un nuovo Stato democratico, pluralista e fondato sulla pace e sul lavoro. Consegniamo oggi – ha concluso Tacchini – gli attestati in memoria dei volontari tifernati soprattutto ai loro nipoti, affinché le generazioni più giovani ne raccolgano il testimone e difendano le conquiste ideali raggiunte con la Liberazione.”
Parole di profonda gratitudine per quanto oggi a distanza di 80 anni si celebra nell’intervento sentito di Riccardo Graziano, Sindaco di Alfonsine, che ha sottolineato il legame fra la sua città e Città di Castello nel ricordo dei tanti tifernati che si unirono ad altri italiani per liberare i territori come la romagna ancora occupati dai nazi-fascisti: “oggi vedere qui, tanti giovani, nipoti di quei valorosi soldati di allora è il più bel segnale di speranza per il futuro che iniziative come queste contribuiscono ad alimentare. Grazie a tutti voi che c’avete dimostrato sempre tanta vicinanza”. La vice-presidente, nazionale Anpi, Albertina Soliani, presidente “Istituto Alcide Cervi”, nel concludere il convegno, ha sottolineato “soddisfazione nel trovarsi a Città di Castello, una città che tanto ha dato alla Resistenza. Ha poi sottolineato che l’esperienza resistenziale è stata connotata dal pluralismo: giovani, ma anche meno giovani, che hanno combattuto uniti senza compiere distinzioni di colore politico e, insieme, hanno poi realizzato la Costituzione repubblicana. Ricordare l’esperienza del Cremona, significa ricordare la pluralità della Resistenza, patrimonio che non può essere in alcun modo disperso.
Come Presidente dell’Istituto storico Alcide Cervi, nel ricordo di ciò che accadde ai sette fratelli Cervi uccisi tutti dai nazifascisti, l’impegno è quello di tenere viva quella memoria e ricordare che le conquiste ottenute con la guerra di Liberazione devono essere continuamente curate e preservate. Su queste conquiste, così duramente ottenute, è dovere di tutti unirsi per evitare il ritorno di tempi che furono drammatici per tutti”. Al termine dell’incontro è stata consegnata una pergamena ricordo ai familiari dei tifernati che hanno combattuto con il Gruppo di Combattimento Cremona.
Di seguito elenco:
Francesco Babbi, Alfredo Bacchi, Carlo Baldelli, Amleto Bambini, Giuseppe Bartolini, Remo Bassini, Vittorio Batazzi, Giuseppe Battocchi, Giuseppe Battaglia, Giuseppe Beccafichi, Sergio Beccafichi, Luigi Benedetti, Gianluigi Berardi, Sante Bernardini, Mario Berretti, Dante Bianchi, Ezio Borborini, Alberto Braganti, Giuseppe Braganti, Ivo Carletti, Agostino Cibei, Venanzio Cilberti, Domenico Fernardo Ciribilli, Rodolfo Colautti, Carlo Corsi, Livio Dalla Ragione, Dino Dolciami, Domenico Eleonori, Enrico Ferri, Furio Ferri, Domenico Ferrini, Dino Fiordini, Dante Fontanelli, Ermanno Gaggioli, Gastone Gambuli, Settimio Gambuli, Pietro Gatti, Pericle Gazzaniga, Giovanni Ghezzi, Ivo Giacchi, Vittorio Giombini, Alfeo Guerri, Gualtiero Gustinelli, Secondo Gustinucci, Nello Lucarini, Michele Luchetti, Alberto Marcellini, Emilio Mariucci, Attilio Marsiglietti, Tommaso Masciarri, Amedeo Mastriforti, Bruno Mencaccini, Libero Mencaccini, Pensiero Mencaccini, Quinto Menghi, Alberto Marcellini, Antonio Migliorati, Giuseppe Morvidoni, Nazzareno Nardi, Ubaldo Narducci, Luigi Nicasi, Italo Oriani, Aldo Pacciarini, Giuseppe Pannacci, Pasquale Pannacci, Ubaldo Perioli, Armando Perugini, Gualtiero Perugini, Stelio Pierangeli, Corrado Ponti, Lazzaro Polcri, Mario Polcri, Sergio Puletti, Secondo Radicchi, Giovanni Rossi, Luigi Santinelli, Averino Segapeli, Luigi Sgaravizzi, Remo Sgaravizzi, Vincenzo Sifoni, Amedeo Sorbastrelli, Giuseppe Stoppini, Giovanni Taffini, Luigi Turchi, Vinicio Verini, Armando Veschi, Sante Volpi, Gabrio Zaganelli.