“Di fronte a una tragedia come quella che sta colpendo la popolazione civile di Gaza, anche un
piccolo Comune può (e deve)farsi carico di un messaggio di umanità e responsabilità”. Con queste
parole il consigliere Michele Gentili, capogruppo di Adesso Riformisti per Sansepolcro, ha
annunciato il deposito ufficiale di un Ordine del Giorno che verrà discusso in Consiglio
comunale, volto a prendere posizione sull’emergenza umanitaria in corso nella Striscia di Gaza.
“Non è consueto che ci occupiamo di temi internazionali. Di solito ci concentriamo su questioni
locali, concrete, che toccano direttamente la nostra comunità. Ma a volte il silenzio diventa
complicità, e allora anche una piccola voce può contare”, spiega Gentili.
L’Ordine del Giorno, se approvato, impegna il Comune di Sansepolcro a condannare
pubblicamente gli attacchi indiscriminati contro la popolazione civile, a sollecitare il Governo italiano alla sospensione dell’invio di armi e all’attivazione di corridoi umanitari e, soprattutto, a promuovere sul territorio iniziative culturali e formative che aiutino i giovani, le scuole e le associazioni a riflettere sulla gravità di ciò che sta accadendo.
“È giusto e sacrosanto difendersi da un attentato come quello del 7 ottobre 2023, ma nulla può
giustificare la distruzione sistematica di un intero popolo. La strada imboccata da Netanyahu sta
producendo solo fame, odio e morte — non pace, non sicurezza. E noi, da qui, dalla nostra piccola
comunità vogliamo sollevare un grido di dolore, una richiesta, un risveglio di coscienze”.
Il documento si chiude con un auspicio condiviso: che anche da una città come Sansepolcro
possa partire un messaggio semplice ma potente, capace di restituire umanità al dibattito e
coscienza alla politica.
“Ci dicono che è solo simbolico; forse, ma i simboli sono ciò che resta quando tutto il resto crolla.
E noi oggi, almeno questo, possiamo e dobbiamo farlo” conclude Gentili.
ADESSO Riformisti per Sansepolcro: presentato Ordine del Giorno sull’emergenza umanitaria a Gaza, “Sansepolcro non può restare in silenzio”
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