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Rosa “on the road”: fiocco rosso ed una scritta in tutte le lingue per dire no alla violenza di genere sul telo del semirimorchio di un camion colorato di rosa

Rosa “on the road”: fiocco rosso ed una scritta in tutte le lingue per dire no alla violenza di genere sul telo del semirimorchio di un camion colorato di rosa. Da oggi attraverserà le strade d’Italia e d’Europa portando dietro un messaggio forte e di speranza in un momento particolarmente focalizzato sul problema della violenza. Senza dubbio originale ed efficace il progetto, primo in Italia, che una azienda di trasporti di Città di Castello ha reso noto questa mattina alla presenza del sindaco, degli assessori e della segretaria nazionale della (Federazione Autotrasportatori Italiani)

Rosa “on the road”: fiocco rosso ed una scritta in tutte le lingue per dire no alla violenza di genere sul telo del semirimorchio di un camion colorato di rosa. A partire da oggi attraverserà le strade d’Italia e d’Europa portando dietro un messaggio forte e di speranza in un momento particolarmente focalizzato sul problema della violenza. Senza dubbio originale ed efficace dunque il progetto, primo di questo genere, che una azienda di trasporti di Città di Castello ha presentato qualche giorno fa all’autodromo di Misano in occasione del Misano Gran Prix Truck, una fra la fiere più importanti dell’autotrasporto, quello di colorare di rosa il telo del semirimorchio. “Quando qualche mese fa dopo aver ordinato il nuovo semirimorchio – precisa Annalisa Palazzetti 42 anni titolare dell’azienda assieme ad Augusto Cucchiarini, coetaneo – abbiamo deciso che pur essendo da sempre il nostro colore rappresentativo il verde, volevamo fare una cosa diversa e mai realizzata: e da qui è nata l’idea di approfittare del fatto che girando tutta Italia, ogni giorno, possiamo veicolare un messaggio sociale e culturale dalla portata mondiale, per sensibilizzare più persone possibili. Ed è così che il nostro semirimorchio è stato colorato di rosa, con il messaggio forte e chiaro in diverse lingue: ‘stop alla violenza sulle donne’. Siamo felici del profondo apprezzamento che abbiamo ricevuto con la speranza che sia il segnale che piano piano qualcosa stia cambiando”, dichiarano soddisfatti, Annalisa e Augusto, convinti di aver fatto una buona cosa per una buona causa, accanto alla loro “creatura” rosa nel piazzale dell’azienda durante una breve ma sentita presentazione assieme al sindaco, Luca Secondi, alle assessore alle Pari Opportunità e Politiche Sociali, Letizia Guerri e Bendetta Calagreti, al consigliere provinciale, Filippo Schiattelli e alla Segretaria Generale della FAI (Federazione Autotrasportatori Italiani) e FAI Umbria dal 2011, Carlotta Caponi, esperta di autotrasporto e relazioni sindacali. Il progetto è stato realizzato da un costruttore di veicoli industriali da anni leader nel mercato dei semirimorchi Moving Floor e si distingue per un forte impatto comunicativo. “Il suo allestimento singolare – hanno concluso – è teso a sottolineare il dolore provato per questa tragedia e la fermezza con la quale i trasportatori si uniscono per contrastare la violenza di genere. Oltre al mezzo di trasporto, diventa così un vero e proprio mezzo comunicativo per far circolare il messaggio in tutta l’Italia e farlo arrivare a una platea molto estesa. Il monito presente sulla cassa del veicolo è forte e chiaro”. L’azienda di trasporti ha le sue origini nel lontano 1977, da Francesco Palazzetti, che, nel 2008, invece di fermarsi, ormai in pensione, ‘sposa’ con la sua esperienza, la tenacia, la volontà, e l’ambizione di Augusto, figlio di un caro amico prematuramente scomparso. Solo nel 2024 Annalisa (figlia del fondatore) sostituisce il padre per problemi di salute, trovando un’azienda solida, all’avanguardia e in espansione. “Stante l’impegno della Federazione su questo fronte – ha sottolineato Carlotta Caponi – è per me motivo di grande orgoglio partecipare a questa iniziativa proprio nella mia Umbria insieme alla socia Annalisa Palazzetti ad Augusto Cucchiarini, giovani imprenditori dell’autotrasporto, coinvolti attivamente nella vita associativa di FAI Umbria. Con questa iniziativa prima in Italia nel settore dei trasporti, dimostrano una sensibilità autentica su un tema troppo spesso legato solo alla cronaca. Un gesto concreto che punta alla prevenzione e alla consapevolezza.”

Il settore della logistica, storicamente a prevalenza maschile, sta cambiando volto. Sempre più donne ricoprono ruoli chiave, dalla gestione della supply chain alla guida dei mezzi pesanti. In Italia, il 6% dei conducenti è donna – una percentuale superiore alla media europea – ma le difficoltà permangono: visibilità limitata, scarse opportunità di crescita e barriere culturali ancora forti.”

Inutile dire che la presentazione di questo inedito e colorato progetto realizzato materialmente anche da un’altra azienda tifernate, ha provocato un grande interesse e molta curiosità. “Una bella e concreta dimostrazione di sensibilità che con orgoglio proviene da un tessuto sociale quello di Città di Castello, capofila con il comune, regione, usl, scuole, associazioni e forze dell’ordine, di progetti ed iniziative di contrasto e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere”, hanno precisato il sindaco, Luca Secondi, le assessore alle Pari Opportunità e Politiche Sociali, Letizia Guerri e Bendetta Calagreti, ed il consigliere provinciale, Filippo Schiattelli, nel congratularsi con Annalisa ed Augusto: “la violenza di genere che non è solo fisica, ma è anche verbale, psicologica, economica, è ormai una piaga strutturale della nostra società e tutti insieme come oggi dobbiamo remare dalla stessa parte”.

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