Procede il restauro dei tre portoni d’ingresso della Cattedrale di Arezzo

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Procedono secondo i tempi prestabiliti le operazioni di restauro dei tre portoni di ingresso della Cattedrale di Arezzo. L’intervento, che si concluderà in tempo per la solennità del patrono san Donato, prevede la pulitura delle superfici dei portoni lignei, la revisione delle vecchie stuccature e, nel caso non fossero più coerenti al materiale circostante, sostituite. Successivamente le superfici lignee verranno patinate con sostanze idonee alla preservazione del manufatto dall’aggressione degli agenti atmosferici. Nella parte interna (fodera) saranno revisionate le stuccature, eliminando le porzioni debordanti dai margini delle lacune; le porzioni deteriorate della fodera a causa di attacchi fungini verranno integrate con inserti di legno di uguale essenza a quella originale. Infine verranno controllati i meccanismi in ferro, per garantire una corretta funzionalità dei portoni.

Il restauro è condotto dall’azienda specializzata in manufatti lignei Antica Maniera di Marco Santi, con l’alta supervisione della Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto nella persona della dottoressa Ilaria Pennati, mentre la direzione dei lavori è affidata a Michel Scipioni, direttore dell’ufficio Beni Culturali della diocesi, con la collaborazione dell’ufficio Tecnico della diocesi, nella persona di Vincenzo Sica.

Il lavoro è sostenuto con fondi propri della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e con un continuo di Graziella Braccialini. A conclusione di questo restauro, il lavoro di valorizzazione degli storici portoni in legno della Cattedrale proseguirà sugli altri due laterali più piccoli, fino ad arrivare in un secondo momento a interessare anche quelli del vescovado. L’inizio di questa seconda fase di restauro, dedicata ai portoni del Palazzo vescovile inizierà in agosto e dovrebbe concludersi entro il Natale 2025.

“Siamo molto lieti di questo nuovo intervento che permette di proseguire nel percorso di restauro e valorizzazione della nostra Cattedrale – dice il vescovo Andrea Migliavacca -. Ringraziamo ancora una volta tutti gli attori coinvolti in questo intervento e in particolare Graziella Holding, che ancora una volta ci sostiene con un suo prezioso contributo”.

I portoni della Cattedrale dei santi Pietro e Donato

I tre portoni d’ingresso della Cattedrale di Arezzo, databili al primo quarto del XX secolo, sono inseriti in tre portali facenti parte di un insieme di stile neogotico con qualche concessione al contemporaneo Liberty.

I portoni, realizzati in legno di castagno con fodera interna in legno di conifera, hanno un andamento verticale slanciato, presentano all’esterno una suddivisione geometrica accentuata dall’alternanza di formelle quadrate delimitate da cornici con modanatura piena e non molto aggettante come di consueto in manufatti simili realizzati ad inizio Novecento. Il portone centrale, invece, oltre ad essere leggermente più alto dei due laterali, nella parte superiore, presenta, al posto delle due formelle quadrate, due pannelli decorati a rilievo con le figure di San Donato, patrono della città di Arezzo e il beato Gregorio X.

Attualmente i portoni rivelano, oltre ad una cromia superficiale alterata e poco omogenea, anche problemi meccanici. Il restauro, quindi, ha una duplice finalità, da una parte riportare i portoni ad avere un aspetto estetico più appropriato all’epoca, allo stile di appartenenza e alla loro collocazione, in modo da restituire alla vista il gioco di venature scure che caratterizza il legno di castagno, dall’altra di garantire la loro funzione pratica di chiusura.

Il portone centrale, il maggiore, a livello strutturale si presenta in buone condizioni al contrario della parte esterna, dove la superficie lignea è ormai secca e disidratata con ampie zone ingrigite a causa dell’esposizione diretta agli agenti atmosferici. Anche le stuccature presentano un colore alterato, numerose hanno perso la presa lungo i margini della lacuna, dando luogo a distacchi e cadute di materiale. La fodera interna presenta una finitura superficiale a corpo di un colore olio-resinoso di composizione moderna, anch’essa ormai invecchiata, che mette in evidenza le antiche stuccature, anch’esse alterate. Anche la fodera interna dei due portoni laterali, trattata alla stessa maniera di quello principale, risulta ormai invecchiata ed esteticamente poco equilibrata.

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