
Un Maxi-tartufo, “scorzone”, nero estivo, di oltre un chilo e quattrocento grammi è’ stato scovato dal fiuto infallibile di una cucciola di lagotto romagnolo nelle campagne umbre per la gioia del proprietario del cane e dell’allevatore Valerio Giambi, tra l’altro rappresentante di primo piano dell’associazione tartufai altotevere umbro. Un vero e proprio ritrovamento “record” per il proprietario che da poco più di un anno ha preso il tesserino ed è’ entrato a far parte dell’esercito dei cavatori circa 1000 in altotevere che si dedicano alla ricerca del prelibato simbolo e prodotto del territorio, ritagliandosi sempre in ogni stagione qualche ora con il proprio cane nei boschi, fra famiglia e lavoro.
“Una meraviglia della natura”, ha precisato Giambi, che al peso della bilancia sfiora il chilo e 400 per la precisione di unica pezzatura. Si tratta del tartufo estivo, “scorzone” (Tuber aestivum Vittad.) la cui ricerca in Umbria è stata autorizzata dal calendario fino al 31 Agosto. “Il merito e’ come sempre prima di tutto del cane in questo caso Dora una cucciola del mio allevamento che il proprietario ha scelto e guidato con amore e passione alla ricerca ed e’ stato ripagato”. Queste notizie – ha proseguito Giambj nella doppia veste di allevatore e tartufaio – fanno bene al settore e sono senza dubbio di buon auspicio anche per la prossima apertura della ricerca della trifola a fine settembre: la stagione si apre con buone premesse. “
Nel territorio altotiberino, che comprende oltre 2.500 cani da tartufo, Città di Castello registra da sola 1.500 esemplari, con una prevalenza di 750 meticci, seguiti da 444 lagotti romagnoli, 90 springer spaniel, 62 cani da ferma tedeschi e altre razze. Grazie al fiuto eccezionale di questi cani, il territorio produce un terzo del tartufo bianco che arriva sulle tavole di tutto il mondo. La cultura del tartufo è qui più viva che mai, sostenuta da oltre 1.000 tartufai che ogni anno si avventurano nei boschi, tra cui un numero crescente di giovani, con un’età tra i 16 e i 25 anni, inclusa una rappresentanza femminile sempre più attiva.
E proprio Citta’ di Castello e’ in Italia assieme a Gubbio, Pietralunga, Montone, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, uno fra i territori maggiormente vocati alla raccolta tutto l’anno con tutte le specie. Congratulazioni alla cagnolina Dora, al proprietario e all’allevatore sono giunte anche da tutto lo staff istituzionale del Salone Nazionale Bianco Pregiato di Città di Castello, “regina” delle rassegne che si svolge il primo week end di novembre.