Malawi: la generosità dell’Alto Tevere salva vite umane Padre Piergiorgio ringrazia Iris Valorosi (presidente Palestra delle Emozioni Odv)

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MONTE SANTA MARIA TIBERINA – Il ringraziamento per un sostegno determinante per salvare tante vite umane in mesi difficilissimi ed un appello perché lo sforzo di generosità possa proseguire, per evitare un’autentica tragedia umanitaria: c’è tutto questo nella lettera indirizzata da Padre Piergiorgio (missionario monfortano in Malawi) ad Iris Valorosi (presidente Palestra delle Emozioni Odv). Grazie all’associazione altotiberina a fine febbraio era arrivato nel Paese africano un container carico di ben 16 tonnellate di generi alimentari, oltre a materiale scolastico. “Vi mando il più profondo grazie – si legge nella lettera – per conto dei 1.500 orfani dei 4 centri di distribuzione della missione di Phalula, Utale 1, Utale 2 e Balaka. In quest’anno di estrema povertà per il Malawi, con una mancanza di cibo come non si era mai vista, l’aiuto che ci avete dato facendo arrivare un container di pasta, biscotti, sale e marmellate, olio che qua è quasi introvabile o impossibile da acquistare perché 5 litri costano più del salario di un mese di lavoro, è stato fondamentale. Gli orfani sono sopravvissuti grazie a voi: è stato inoltre possibile sostenere i carcerati rinchiusi nella “Casa a metà strada”, dove imparano un mestiere che permetta loro di rientrare nella società. I bambini delle scuole materne della montagna e del “Cecilia Youth Center” vi ricorderanno sempre. Il vostro container, ribattezzato “La casa della pasta e biscotti”, era pieno di doni che bastavano per tutti, soprattutto per i più poveri”. L’emergenza però non è certo finita ed ecco allora la disperata richiesta di una mano tesa: “Ora che il miracolo si sta esaurendo e il container è vuoto come pozzo senza acqua – scrive Padre Piergiorgio – eccoci ancora a chiedere il vostro sostegno. Fateci la carità di un altro container, perché sono troppi i mesi che ci separano dal raccolto di marzo. Come dicono i ragazzi di scuola: “Noi ci impegniamo ogni mattina a tornare in classe – che poi è solo l’ombra di un albero perché mancano le aule in quella che vorrebbe essere una scuola – ma sulla lavagna appesa ad un ramo non riusciamo nemmeno a leggere, perché le parole e i numeri sembra che si muovano e noi, che abbiamo un pasto solo a giorni alterni, sappiamo che invece è colpa della fame”. “Nonostante il costo enorme della spedizione – la missione di Balaka rilancia così il suo appello – la vostra generosità è riuscita ad aiutare tutti, anche gli anziani che spesso si nascondono nelle capanne per dimenticare la fame che toglie loro anche la forza di chiedere aiuto”.

“Vogliamo rispondere a questa richiesta – afferma Iris Valorosi – impegnandoci ad inviare un container entro fine luglio in modo che arrivi a destinazione nei momenti più drammatici tra fine novembre ed inizio dicembre, per accompagnarli fino all’auspicabile raccolto di marzo. Facciamo appello a tutti: supportateci con un contributo economico, oppure donando sale e zucchero che sono utili integratori contro quella dissenteria che è la causa principale di morte dei bambini, oppure fornendo materiale per la scuola”.

Per ulteriori informazioni: tel. 333/5763260.

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