Arcaleni (Castello Cambia) “Quanto emerso è gravissimo: un grido di allarme del CDA di SOGEPU in difesa degli interessi pubblici”

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Quanto abbiamo ascoltato nella Commissione Controllo e Garanzia del 26 giugno, quando il CDA di SOGEPU è stato convocato in relazione al Bilancio e ai rapporti con SOGECO, è grave e molto pesante.
 
Ci chiediamo cosa abbiano da dire l’attuale sindaco, e gli amministratori comunali di ieri e di oggi, di fronte al grido di allarme del presidente di SOGEPU in merito al fatto che l’A.U. di SOGECO dott.ssa Santella, sostituita il 30 aprile scorso, sarebbe stata sfiduciata dal socio privato nel momento in cui ha presentato un piano per riequilibrare i rapporti economico finanziari, avendo rilevato che i contratti tra le due società e le condizioni della gara per la gestione dei rifiuti sarebbero stati penalizzanti per SOGEPU.
 
Questo confermerebbe tutti i nostri timori, tante volte espressi, non solo sullo stato dei conti che continuano a presentare oltre 22 milioni di debiti tra banche e fornitori, ma anche sullo stato dei rapporti con il socio privato all’interno della società SOG.ECO, concessionaria dell’appalto di gestione rifiuti in 14 Comuni per 15 anni.
 
Quanto emerso in Commissione getterebbe una luce sinistra sulle passate modalità di gestione della principale partecipata del Comune, un bene pubblico che sarebbe stato sacrificato sull’altare di interessi diversi.
 
Poichè le scritture relative alla costituzione di SOGECO, i contratti interni e i documenti di gara sono stati redatti durante il mandato dell’A.U. C.Goracci, oggi sotto inchiesta per corruzione proprio per i suoi rapporti con il sig. Granieri, proprietario di ECE, diventa necessaria un’assunzione di responsabilità sia amministrativa che politica da parte di chi ha sempre difeso le sue modalità di gestione.
 
In alternativa, qualcuno smentisca quanto emerso in Commissione.

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