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Associazione Cultura della Pace. Fermo alle politiche di guerra messe in atto dai vari attori internazionali

L’Associazione Cultura della Pace esprime, con questo manifesto (progetto grafico di Vittorio Peluzzi), la propria ferma e risoluta contrarietà alle politiche di guerra messe in atto dai vari attori internazionali. Quando la politica decide di abdicare alla propria funzione, la guerra e la cultura della violenza fanno il resto.

È tutta l’Umanità che è chiamata a ripudiare tale modalità di azione: nel 2025 non è più accettabile, se mai lo è stato, pensare di risolvere i conflitti con la violenza. Diventare renitenti all’uso della violenza è l’unica strada per evitare derive catastrofiche.
C’è bisogno di istituzioni di pace, di azioni nonviolente, di cultura di pace che depotenzino le strategie violente e che possano portare alla risoluzione dei conflitti senza l’uso barbaro delle armi.

Non dobbiamo dimenticare le istituzioni volte a preservare la pace come diritto, c’è bisogno di dare forza a istituzioni sovranazionali che impediscano l’escalation militare di ogni singola Nazione o parte in causa.

Dare forza anche a politiche di polizia internazionale che facciano da elemento di interposizione e di ristabilimento dell’ordine che aiuti le mediazioni nei conflitti in essere.

È necessario rafforzare le istituzioni e i corpi civili di pace che ridiano alla Politica la primazia che tutto il pensiero filosofico e politico ha promosso nei secoli scorsi.

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