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Lo stendardo della S.S. Trinità di Raffaello trasferito a Roma per il restauro da parte dell’ICR, in vista della mostra su Raffaello del 2026 al Met di New York

È stato trasferito a Roma nella giornata di giovedì 17 luglio 2025 lo Stendardo processionale della S.S. Trinità di Raffaello, custodito nella Pinacoteca comunale di Città di Castello, per essere sottoposto ad un intervento conservativo, di studio, ricerca e diagnostica, diretto ad approfondire un’opera giovanile eppure oggetto di grande interesse da parte della comunità scientifica in quanto costituisce una delle primissime opere attribuite all’artista, l’unico dipinto di Raffaello rimasto a Città di Castello e l’unica opera mobile di Raffaello in Umbria. Di proprietà del Comune di Città di Castello, è considerato – e come tale studiato – opera di eccezionale valore culturale, sia perché attesa le primissime prove di Raffaello magister sia per il livello artistico, che presenta caratteri propri dell’epoca matura dell’artista.

Alla presenza della responsabile di zona della Soprintendenza Archeologia Beni Culturali e Paesaggio Alessandra Donati, del personale dell’Istituto Centrale per il Restauro Alessandra Ferlito e Sabrina Sottile (Laboratorio Restauro Dipinti su tela) e Roberto Ciabattoni (Laboratorio di Fisica e controlli ambientali) si sono svolte le operazione di movimentazione, imballaggio e trasporto, da parte della ditta specializzata Apice, seguendo prescrizioni estremamente severe, richieste dalla Soprintendenza ed elaborate dall’ICR. Pur presentando buone e stabili condizioni strutturali, lo Stendardo è stato oggetto di misure di sicurezza elaborate in conformità ai più elevati standard tecnologici, tenuto conto del suo eccezionale valore.

Il restauro precede la trasferta dello Stendardo oltre oceano, al Met di New York in occasione della grande mostra “Raphael sublime poetry”, da 23 marzo al 28 giugno 2026. Il Museo sosterrà il completamento del restauro dell’opera da parte dell’ICR.

Lo Stendardo processionale della SS Trinità di Raffaello, custodito nella Pinacoteca comunale di Città di Castello sarà esposto al Met, Metropolitan Museum of Art di New York, in occasione della mostra “Raphael sublime poetry”, a cura di Carmen Bambach, in programma da 23 marzo al 28 giugno 2026, un percorso completo sull’opera di Raffaello con oltre 200 opere provenienti da musei di profilo internazionale come Musei Vaticani, Biblioteca apostolica Vaticana, Uffizi, Louvre, Prado, British Museum e National Gallery, per citare le istituzioni maggiormente illustri. Al Met sarà possibile vedere lo Stendardo, per la prima volta dopo il completamento del restauro estetico, a cura dell’Istituto Centrale per il Restauro, sostenuto dallo stesso museo newyorkese come fee per il prestito.

Lo Stendardo processionale di Raffaello, dipinto olio su tela (166×94 cm per lato), con cornice seicentesca, databile tra la fine del XV° secolo e l’inizio del XVI°, è conservato nella Sala della Contemplazione della Pinacoteca comunale di Città di Castello, costituisce una delle primissime opere attribuite all’artista, l’unico dipinto di Raffaello rimasto a Città di Castello e l’unica opera mobile di Raffaello in Umbria. Di proprietà del comune di Città di Castello, è considerato – e come tale studiato – opera di eccezionale valore culturale, sia perché attesa le primissime prove di Raffaello magister sia per il livello artistico, che presenta caratteri propri dell’epoca matura dell’artista.

Contestualmente, su autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, sarà ultimato l’intervento conservativo avviato dall’Istituto Centrale per il Restauro di Roma nell’ambito della mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”, organizzata in occasione del Cinquecentenario e tenutasi presso la Pinacoteca comunale da ottobre 2021 a gennaio 2022. L’intervento, non completato all’epoca a causa delle tempistiche imposte dall’evento espositivo e fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria Covid-19, giunge ora alla sua fase conclusiva, diretta da Alessandra Ferlito, che si concentrerà sulla riduzione dell’impatto visivo delle lacune. Il restauro dello Stendardo offrirà inoltre l’opportunità di approfondire, attraverso strumenti diagnostici all’avanguardia, le tecniche esecutive e le scelte stilistiche di Raffaello. I risultati dell’intervento e delle indagini saranno oggetto di una pubblicazione.

“La mostra del MET su Raffaello, di profilo internazionale”, dichiarano il sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, “promuoverà la conoscenza dello Stendardo, su una platea qualificata e ampia, con i riflessi positivi, che tale esposizione determina, in termini di audience e di reputazione, per il museo e il territorio che lo custodisce; inoltre consentirà all’Ente di valorizzare un’opera di enorme valore culturale e identitario per la città, grazie al progetto di restauro dell’Istituto Centrale per il Restauro e alla concessione di un fee per il prestito da parte del MET”.

“La stretta collaborazione con la Soprintendenza e il Comune”, aggiunge il direttore dell’istituto Centrale per il Restauro Luigi Oliva, “ci ha consentito di avviare questa nuova campagna di restauri e di sperimentare ulteriori approcci tecnologici e virtuali all’integrazione delle lacune per dare nuova luce a questo straordinario capolavoro”.

“La condivisione delle finalità di tutela e di valorizzazione dello Stendardo di Raffaello – afferma infine la dott.ssa Francesca Valentini, Soprintendente ad interim presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria – declinate nell’accrescimento delle conoscenze sull’opera mediante il restauro progettato dall’Istituto Centrale per il Restauro e nella valorizzazione internazionale del territorio che la custodisce tramite l’evento espositivo previsto al Met di New York, ci ha convinto nel sostenere pienamente il progetto”.

Città di Castello, Pinacoteca comunale

Stendardo processionale della S.S. Trinità di Raffaello

Raffaello (Urbino, 1483 – Roma, 1520)
Gonfalone della Santissima Trinità a due facce
Trinità tra i santi Sebastiano e Rocco
Creazione di Eva e due angeli
tra la fine del XV° secolo e l’inizio del XVI°
olio su tela

Comune di Città di Castello

Istituto Centrale per il Restauro

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria

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