“20000 euro, cui vanno aggiunti gli onorari del legale del Comune, letteralmente buttati dalla finestra per una sequela di errori cui deve rimediare il Consiglio comunale votando nell’ultima seduta prima della pausa estiva l’ennesimo debito fuori bilancio.
Non contenti di aver perso i primi due gradi di giudizio l’Amministrazione comunale ha perseverato in Cassazione rimediando anche una condanna alle spese evidente frutto di un accanimento nei confronti del contribuente e di una condotta schizofrenica illogica ed incoerente.
E’ vero che il mancato versamento IMU era dovuto ma è altrettanto evidente che l’errore di notifica confermato in tre gradi di giudizio determina una mancanza colpevole, certo involontaria, da parte del Comune che nel primo grado di giudizio decise di non costituirsi e rimanere contumace.
Il ricorso in Appello dell’Amministrazione ha determinato un’altra soccombenza in giudizio con spese compensate ma la reiterata volontà di andare in Cassazione, decisione è bene ricordare non vincolante e non dovuta, ha determinato questo disastro frutto di scelte sbagliate, tali si sono dimostrate anche se non prive di fondamento etico e giuridico, da parte dei vertici burocratico amministrativi che le hanno imposte alla Giunta comunale.
Ed è questo il punto; siamo all’ennesima puntata in cui il potere politico abdica a quello burocratico incapace di prendere proprie decisioni indipendenti come dimostrano per questa vicenda le prese di distanza di alcuni Assessori e membri di maggioranza: il tutto spedendo la palla nel campo dei poveri e impotenti Consiglieri comunali che con il loro voto devono ratificare ed assumersi la responsabilità di impegnare soldi pubblici per scelte sbagliate prese altrove”