“Di fronte a fatti di cronaca gravissimi come l’aggressione di ieri pomeriggio, senso delle istituzioni e responsabilità politica portano a dare un’unica risposta, che è quella della ferma condanna di comportamenti che non rispecchiano il grado di civiltà della comunità di Città di Castello e che la offendono”. E’ quanto dichiara il sindaco Luca Secondi all’indomani dell’accoltellamento che si è verificato mercoledì 23 luglio nelle vicinanze del centro storico di Città di Castello. “Prese di posizione che dimenticano curiosamente di condannare simili gesti per una sete di strumentalizzazione politica cieca e irrazionale – prosegue il sindaco – oltre a essere percepite come inutili e dannose dai cittadini che hanno consapevolezza delle questioni, sono un autentico boomerang per una forza politica come la Lega, espressione di quel governo nazionale di Centrodestra che non sta dando alcuna risposta alle carenze di personale delle forze dell’ordine del nostro territorio.
L’amministrazione comunale di Città di Castello, che ha investito nel potenziamento del personale della Polizia Locale e nell’armamento del corpo, che ha investito nella videosorveglianza senza alcun sostegno dell’esecutivo nazionale in carica, che investe nella scuola, nel sociale e nello sport a supporto dei giovani, che investe per mantenere i presidi delle forze dell’ordine nel territorio e mette a disposizione il proprio patrimonio per nuove caserme, sta facendo tutto ciò che è in suo potere. Sull’ordine pubblico, però – afferma Secondi – la competenza è dello Stato e pretendiamo che il Governo nazionale potenzi gli organici delle forze dell’ordine nel nostro territorio e risponda adeguatamente alle esigenze di sicurezza della quarta città dell’Umbria”. A questo proposito, il sindaco ricorda che “l’amministrazione comunale di Città di Castello attende da quasi due mesi una risposta da parte del sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno Emanuele Prisco alla lettera ufficiale con cui è stata chiesta l’implementazione dell’organico delle forze dell’ordine in Altotevere”.