“Con la conclusione dello stato di emergenza, l’erogazione del CAS si trova in una situazione di stallo a causa di un’inadeguatezza dell’attuale quadro normativo a livello nazionale.
L’articolo 22-ter del DL 4/2022, pensato per territori che si trovano in uno stato avanzato della fase di ricostruzione, subordina l’erogazione del contributo alla presentazione da parte dei soggetti beneficiari/terremotati della richiesta di concessione del contributo per la ricostruzione. Una condizione non compatibile con la situazione dei Comuni di Umbertide, Perugia e Gubbio, dove al momento è previsto, entro il 31 ottobre 2025, solo l’obbligo di manifestare la volontà di accedere ai fondi sisma, ma non la possibilità di richiedere la concessione del contributo per la ricostruzione, legata anche alla presentazione dei progetti di ricostruzione da parte degli interessati”.
“Tale criticità è stata riscontrata anche dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha sollevato osservazioni sulla bozza di ordinanza elaborata dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale proprio per questa ragione: l’erogazione del CAS prevista dall’ordinanza non è condizionata alla avvenuta richiesta da parte dei beneficiari della concessione del contributo per la ricostruzione”.
“Alla luce di questo scenario, le soluzioni possibili sono due: una modifica dell’art. 22-ter del DL 4/2022 oppure l’adozione di una norma specifica per il sisma 2023 che coinvolge i comuni di Umbertide, Perugia e Gubbio e che consenta di superare lo stallo.
In questi giorni è stato ipotizzato e anche un intervento diretto della Regione con l’impiego di proprie risorse e procedere successivamente al loro recupero. Tuttavia, va chiarito che tale strada richiederebbe un provvedimento normativo regionale ad hoc che lo consenta e una previsione nazionale che riconosca il rimborso successivo alla Regione delle somme anticipate. Si tratterebbe quindi di un iter complesso, che non consentirebbe di abbreviare i tempi di ristoro per i cittadini terremotati”.
“La Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti si è già attivata formalmente con il Prefetto di Perugia, chiedendo la massima collaborazione perché la priorità deve restare quella di chiedere un intervento urgente a livello nazionale di modifica normativa, che consenta in tempi rapidi l’emanazione dell’ordinanza del Dipartimento di protezione civile Nazionale, garantendo continuità e certezza nell’erogazione del CAS, fino all’effettivo avvio della ricostruzione. In questo quadro, è fondamentale anche il contributo di tutti i parlamentari umbri, senza distinzione di appartenenza politica, affinché si facciano promotori di un’azione coordinata e incisiva presso il Governo e il Parlamento”.
“La Regione conferma il proprio impegno costante a sostegno delle comunità colpite dal sisma e ribadisce la piena disponibilità a lavorare, in tutte le sedi istituzionali, per assicurare risposte tempestive ed efficaci a chi vive ancora le conseguenze di quell’evento drammatico”.
Così in una nota la consigliera regionale Pd, Letizia Michelini, presidente della Seconda commissione dell’Assemblea legislativa.