“Le organizzazioni sindacali sono a disposizione per costruire insieme il Piano regionale delle priorità della Zes, la Zona economica speciale, che ridisegna il futuro dell’Umbria. Spenti i fuochi della politica e della campagna elettorale, infatti, arrivano i veri temi: capire come la Regione vorrà indirizzare questa opportunità, su che aree e in base a quali priorità. Scelte fondamentali e strategiche, non rinviabili, di fronte alle quali chiediamo il massimo del coinvolgimento e della partecipazione.
Uno strumento capace di avere un impatto di quasi il 5 per cento del Pil è un’arma fondamentale che non possiamo sottovalutare e non apprezzare per motivi politici o di rivalsa. Senza dubbio non ci sfugge che il tema sia stato aperto all’interno di una campagna elettorale nelle Marche e che i sindacati denuncino da tempo, inascoltati, il declino dell’Umbria. Il tempo delle rivendicazioni però non è questo. Oggi è il tempo della concretezza, della fattività e della collaborazione affinché la Zes, per l’Umbria, non diventi una scatola vuota ma invece il volano per superare le secche degli ultimi anni”.
Così in una nota il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari.