Nella chiesa di San Francesco, sabato 9 agosto, si è svolto il concerto conclusivo della sedicesima Settimana di Musica Antica organizzata dalle associazioni romane Armonia Antiqua, Aramus, Amatrice Risuona e dalla tifernate Planetario Artistico, con il patrocinio del Comune di Città di Castello. Ad aprire il concerto un omaggio alla città, alla chiesa, al patrimonio culturale: il maestro Osvaldo Guidotti ha eseguito all’organo Polinori del 1763 della nostra chiesa una Toccata di J.J.Frobergher.
I suoni brillanti e profondi dell’organo hanno creato il clima per una sequenza di ascolti emozionanti. Il coro del Campus Estivo, svoltosi come ogni anno a San Donino, e l’orchestra barocca formata dai docenti (nomi illustri come M.Valabrega, A.Fossá, R.Ciuffa e S.Pierini) e dagli studenti, hanno eseguito pagine di autori del Rinascimento italiano e del Seicento pre Barocco. Un omaggio al grande Palestrina, nel cinquecentesimo dalla nascita, è stato il madrigale Vestiva i colli, che insieme ai brani di Arcadelt e Marenzio hanno aperto una vibrante finestra emozionale di poesia e musica, coinvolgendo tutti i numerosi presenti.
Grazie anche ai testi leggibili sul programma di sala e alle introduzioni illuminanti del maestro Guidotti. Il concerto si è concluso con un omaggio ad Alessandro Scarlatti, morto 300 anni fa. Il suo Dixit Dominus, per soli, coro e orchestra eseguito con energica e vibrante passione, ha lasciato tutti in una dimensione di solenne esaltazione musicale e religiosa. Bravi anche i solisti vocali: G.Manzini, G.Percoco, F.Giovannetti, A.Pacchiarotti. Applausi per tutti. Molto apprezzato il direttore Osvaldo Guidotti.
Ancora una volta si riscoprono grandi pagine di autori non adeguatamente conosciuti e troppo poco eseguiti, grazie agli artisti del Campus estivo di San Donino che la nostra Città accoglie tutte le estati, sotto la guida esperta di Anna Ercolani. In rappresentanza dell’amministrazione di Città di Castello, il consigliere comunale Luigi Gennari ha ringraziato gli artisti e il pubblico, con la promessa di un invito invernale per un’altra esecuzione memorabile.