Lignani (Fd’I) “Le scelte dell’Assessore De Luca rischiano di provocare ulteriori ampliamenti alla discarica di Belladanza. Castello è stanca di essere la patumiera dell’Umbria”

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“Non è questa la sede per analizzare tecnicamente e socialmente la delibera di Giunta regionale con cui l’Assessore De Luca targato 5 stelle decanta una fantascientifica chiusura del ciclo dei rifiuti con impianti ad idrogeno che dovrebbero produrre energia, ricchezza, posti di lavoro e soprattutto una virtuosa ripulitura del cuore verde d’Italia.

Quello che qui si evidenzia  è come  il nostro territorio tifernate dovrà pagare un altro salatissimo conto alla faccia dell’indipendenza territoriale e tariffaria declamata a suo tempo dalla giunta comunale. Ma anche alla faccia di sedicenti opposizioni pronte a salire sul carro del presunto prossimo vincitore di centrosinistra.  Non è dato infatti sapere chi pagherà il conto di questi impianti, se e come verranno testati e soprattutto la tempistica entrata a regime di un ciclo che, se veramente innovativo e rivoluzionario non potrà essere immediato.

Sicuramente il Piano della precedente Amministrazione regionale  dava tempi certi sull’impianto di termovalorizzazione e individuava intervalli temporali altamente probabili riguardo la drastica riduzione del conferimento in discarica. Qui invece se non siamo nel campo del libro dei sogni poco ci manca e Città di Castello ed Orvieto rimarranno ancora a lungo le patumiere dell’Umbria. Certo un andazzo purtroppo  presente anche nella passata Giunta di centrodestra che ha stabilito una nuova profilazione (termine edulcorato che preannuncia un ampliamento ) di Belladanza all’inizio del 2022 per ulteriori 300000 metri cubi di monnezza. 

Ma al ritmo di conferimento visto tra il 2020 ed appunto il 2022 non si va lontano dal vero prevedendo a breve un’ulteriore rito di profilazione da parte del buon De Luca. Con un aggravante: la mancanza appunto di tempi certi sulla chiusura del ciclo che il termovalorizzatore avrebbe dato nel 2028 e che poteva essere il preludio della fine  di una discarica che impatta pesantemente nel sottosuolo e che fu promessa dalla Giunta regionale nel lontano 2007. Ma almeno i comunisti targati Bottini e Lorenzetti erano pragmatici.

Quelli odierni che governano la regione vivono di sogni che, attraverso nuove esose tasse e progetti irreali, produrranno per la stragrande maggioranza degli umbri solo incubi”.

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