“Solo grazie alla caparbietà di chi come noi ha continuato ad insistere, prima chiedendo la convocazione di un Consiglio comunale urgente sulla questione, e poi presentando un Ordine del giorno, il Sindaco è stato costretto a pronunciarsi pubblicamente sulla costituzione parte civile del Comune nel procedimento a carico del sig. Goracci, ex amministratore di SOGEPU”, afferma la consigliera Arcaleni (Castello Cambia).
Su un atto che, dopo le dovute e tempestive riflessioni in merito, a noi pare dovuto, data la gravità delle accuse che ipotizzano reati, come la corruzione, tra i più gravi a carico di chi amministra la cosa pubblica, questa maggioranza ancora è incerta, cincischia, tanto da ridursi a chiedere un parere legale dopo l’invio dei nostri atti a metà agosto.
Siamo a una settimana dalla data dell’udienza preliminare sul rinvio a giudizio e il Sindaco prende tempo perchè non è ancora in possesso del parere legale.
Ci chiediamo come mai abbiano atteso così tanto, quando da tempo si conoscono i termini della questione. Ma i cittadini si sentono davvero tutelati da questi atteggiamenti?
Certo, vedere in aula Sindaco e maggioranza senza uno straccio di documento unitario, per poi piegarsi a votare quello delle opposizioni pur di non perdere la faccia, senza aver ancora preso una definitiva decisione nel merito, la dice lunga sulla difficoltà in cui si trova l’attuale amministrazione, schiacciata tra il dover spiegare i motivi dell’inefficacia dei controlli sull’operato dell’ex amministratore e chi ancora ne difende l’operato ritenendo condivisibili le scelte politico-amministrative fatte negli ultimi 11 anni.
Le defezioni di metà dei consiglieri del PD, compreso il capogruppo che esce incomprensibilmente dall’aula “pur non essendo in conflitto di interessi”,la dissociazione pubblica dell’ex sindaco Bacchetta che dice di votare solo per “disciplina” ma in disaccordo su tutto, raccontano una situazione traballante, con un sindaco sempre più solo.
Per quanto ci riguarda, continueremo a difendere gli interessi pubblici, della partecipata SOGEPU e dei cittadini tifernati, come, a differenza di altri, abbiamo sempre fatto: chiedendo trasparenza e giustizia circa le scellerate scelte che hanno condotto in mani private la gestione dei rifiuti a Città di Castello, che hanno lasciato SOGEPU con debiti milionari, che oggi non permettono di raggiungere i parametri attesi di raccolta differenziata e che in questi ultimi anni hanno riempito Belladanza in maniera abnorme, esuberando addirittura le autorizzazioni al conferimento: inefficienze e penali che ricadono sulla tenuta dei conti e sui cittadini
Città di Castello, 02.09.2025 Capogruppo Castello Cambia Emanuela Arcaleni