La “capitale” del libro antico celebra “le nozze d’argento” fra rarità, stampe e volumi introvabili. Operatori del settore, bibliofili e appassionati si sono dati appuntamento a Città di Castello per un’unica tappa in Italia in questo fine settimana, della prestigiosa Mostra mercato nazionale del libro antico e della stampa antica, in programma fino a domani, domenica 7 settembre, a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, fra le più belle e suggestive dimore rinascimentali del centro-italia.
La manifestazione, giunta alla XXVesima edizione, che può fregiarsi anche del patrocinio della Camera dei Deputati con un “focus” ed una sezione dedicata alla Costituzione della Repubblica Italiana (in dirittura di arrivo il suo ottantesimo anniversario dalla firma in programma nel 2027), si propone di conservare la memoria e di valorizzare il pregio delle opere dell’ingegno e dell’arte lasciate nella storia da importanti autori letterari, maestri incisori e cartografi. Attraverso 40 espositori italiani e stranieri, distribuiti in 35 stands, che portano in vendita i propri tesori, la mostra mercato del libro antico e della stampa antica, fra le prime del settore per importanza a livello nazionale, offre uno sguardo su tutto ciò che è bello e raro nel campo bibliofilo e della stampa al pubblico di appassionati e collezionisti che hanno eletto Città di Castello come tappa immancabile della propria ricerca.
Questa mattina prima del taglio del nastro ufficiale, proprio per rendere omaggio alla Costituzione a due anni dalle celebrazioni degli ottanta anni di vita, presso lo splendido salone “nobile” del palazzo “dimora” dei Vitelli si è svolto un significativo evento dal titolo “Carta, inchiostro e libertà: la Costituzione Italiana tra memoria e futuro”, alla presenza delle autorità nazionali, regionali e locali, fra cui la vice-presidente della Camera dei Deputati, onorevole, Anna Ascani, il sindaco, Luca Secondi, il presidente dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi, l’assessore al turismo e commercio, Letizia Guerri, il presidente del consiglio comunale, Luciano Bacchetta, il curatore e responsabile scientifico della mostra, Giancarlo Mezzetti ed il professor, Francesco Clementi, ordinario di diritto pubblico comparato Università degli Studi di Roma La Sapienza.
“La Mostra del Libro antico e della Stampa antica, giunta alla XXV edizione – ha dichiarato la vice-presidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani – è davvero una gemma preziosa per Città di Castello e fondato motivo di vanto per l’intera comunità. Festeggiamo il quarto di secolo in questi giorni di un evento diventato punto di riferimento internazionale e per questo vetrina della nostra città. Sono molto felice di aver contribuito al Patrocinio della Presidenza della Camera per la Mostra sulla Costituzione italiana che vedrà l’esposizione di testi e materiali fotografici del tempo della redazione della nostra Carta e tanti altri contributi che, sono certa, troveranno grande interesse tra i visitatori della Mostra e mi piace ricordare che proprio Città di Castello – ha concluso l’onorevole Ascani – da ormai oltre venti anni, ha questa magnifica consuetudine di donare una copia della Costituzione, accompagnata da un bel messaggio di auguri, ai ragazzi che compiono 18 anni.
Mentre ci avviciniamo all’ottantesimo anniversario verifichiamo ogni giorno quanto essa sia “giovane” e contemporanea e quanto dobbiamo alle Madri ed ai Padri che mostrarono così tanta sapienza, coraggio e lungimiranza redigendola.” Di particolare interesse l’intervento del Professor, Francesco Clementi che si è soffermato sul felice connubio fra la Costituzione e l’inchiostro che nella storia ha scritto pagine indelebili su stampe e libri rari.
“La Mostra del libro antico e della stampa antica – ha detto Clementi – non è un evento puramente celebrativo o antiquario: è, piuttosto, un’occasione per comprendere che la memoria custodita dalla carta e dall’inchiostro non è mai fine a se stessa, ma seme per nuove libertà. Così come i libri antichi hanno illuminato le epoche successive, la Costituzione, pur scritta oltre settant’anni fa, rimane bussola per orientarsi nel mare aperto del futuro.” “Un libro antico può essere oggetto da collezione o strumento di riflessione: dipende dallo sguardo con cui lo osserviamo.
Allo stesso modo – ha proseguito Clementi – la Costituzione può ridursi a testo venerato e inerte, oppure trasformarsi in forza viva capace di alimentare la democrazia. La differenza la fanno i cittadini, i lettori di oggi e di domani, chiamati a non smettere di leggere, interpretare e attuare quella Carta che è scritta per loro.” Al termine dell’incontro prima del taglio del nastro, alla presenza tra gli altri del Prefetto di Perugia, Francesco Zito, del Questore di Perugia, Dario Sallustio, della consigliera regionale, Letizia Michelini, del Presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, di autorità religiose, civili, militari e forze dell’ordine, dopo essersi soffermati sulle bacheche dedicate alla Costituzione, avvolte dal tricolore, con documenti e foto di grande rilievo storico forniti dalla biblioteca della Camera dei Deputati, una rappresentanza della Filarmonica “Puccini” diretta dal maestro Nolito Bambini, ha eseguito l’Inno di Mameli lungo la scalinata affrescata che dal piano nobile del palazzo conduce allo splendido loggiato che si affaccia sul giardino rinascimentale di rara bellezza.
Di assoluto rilievo internazionale la sezione delle mostre espositive a partire da quella su Cagliostro, esclusiva e consistente su un personaggio discusso e osannato, presentata in cinque bacheche all’interno degli spazi espositivi. “Inchiostro Cagliostro”, è un’esposizione documentaria di volumi, incisioni, giornali e manifesti dal XVIII al XIX secolo, dedicata alla figura enigmatica e affascinante del conte di Cagliostro, protagonista della storia europea del Settecento: la più grande collezione privata in Europa raccolta dallo storico, Loris Di Giovanni. Si può ammirare la prima edizione a stampa sul Cagliostro scritta da Johann Joachim Christoph Bode. Ed ancora a rappresentare le opere teatrali, tra i tanti in collezione, un raro manifesto a colori di grandi dimensioni di Jules Chéret: l’altra unica copia mancante di buona parte dell’angolo superiore è custodita nella Biblioteca Nazionale di Francia.
Ci sono poi oggetti rari e antichi: un grembiule massonico – cd. Voltaire in pelle, finemente incisa e dipinta a mano -, così chiamato perché in tutto uguale a quello (già appartenuto ad Helvetius) che Lalande, il Maestro Venerabile della Loggia “Le Nove Sorelle” di Parigi, cinse alla vita del grande filosofo. Loris Di Giovanni, ideatore e curatore dell’evento, che ha deciso di rendere fruibile al pubblico tutte queste rarità, è presente alla mostra come curatore dell’evento e come responsabile del dipartimento libri antichi e manoscritti della Casa d’Aste Capitolium Art di Brescia, per la prima volta a Città di Castello con una preview dell’asta di libri antichi e manoscritti che verrà esitata in autunno.
Il percorso espositivo, diviso in cinque vetrine, accende i riflettori sulla vita di Cagliostro, mettendo in evidenza quel certo fascino e mistero trasmesso nei secoli dalle sue rocambolesche avventure. Una vetrina è dedicata allo “scandalo” della collana, un’altra al rapporto con la massoneria e l’alchimia, e poi al teatro e al cinema e alla “leggendaria” fortuna di Cagliostro nei secoli, una quarta alle incisioni e la quinta in anteprima nazionale con un rarissimo e prezioso busto di Cagliostro in gesso da Houdon della fine del XVIII secolo, unico esemplare in Europa: essendo il busto in marmo e l’altro in terracotta conservati in due musei negli Stati Uniti.
Le novità non finiscono qui. Uno dei maggiori operatori internazionali di codici manoscritti e miniati, Giuseppe Solmi, festeggia la sua storica e consecutiva presenza alla mostra che coincide con i 25 anni della rassegna presentando alcune rarità assolute fra cui un libro d’Ore francese XV secolo con 28 miniature, completo che sfiora i 50mila euro di valore. E poi, San Francesco, una miniatura su pergamena ritagliata da un Corale o Antifonario di area italiana databile probabilmente al XV secolo, Dittico in avorio databile al XIV secolo e una natività, francia, seconda metà del XV secolo, miniatura da libro d’ore miniato su pergamena. Inoltre in anteprima assoluta poi, un espositore ha comunicato al direttore scientifico e curatore della mostra, Giancarlo Mezzetti, di aver trovato, all’interno di un prezioso volume, una reliquia, un presumibile frammento del velo di Santa Veronica Giuliani, il cui corpo si trova a Città di Castello presso il monastero delle Clarisse Cappuccine, meta di continui pellegrinaggi e visite da tutto il mondo.
Si tratta di un piccolo involucro di carta coeva di pochi centimetri ancora chiuso, contenuto all’interno di un volume stampato a Firenze nel 1770, che è stato consegnato alle suore Clarisse Cappuccine del monastero di Santa Veronica Giuliani, presente l’abbadessa suor Chiara Veronica Sebastiano assieme ad un’altra sorella e al vicario generale della diocesi, don Andrea Czortek. “Ho avvisato immediatamente il responsabile scientifico della Mostra di Città di Castello, l’amico Giancarlo Mezzetti – ha dichiarato, Loris Di Giovanni – al quale ho girato le foto di quanto trovato e, assieme a lui, anche la proprietaria del volume e il presidente della casa d’aste”.
“La munifica e pia Costanza Manetti che ha conferito il libro in asta e la cui famiglia annovera tra i suoi avi uno dei “Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria”, Bonagiunta Manetti, Priore generale nel 1256 ed una cappella nobiliare nel Santuario di Monte Senario a loro dedicata – ha concluso Di Giovanni – raggiunta al telefono ed informata del ritrovamento assieme al titolare della casa d’aste, Giorgio Rusconi, all’unisono hanno deciso, per quello che a loro appare la cosa più giusta dopo questa straordinaria coincidenza: donare la reliquia all’autorità religiosa durante la Mostra Mercato del Libro Antico di Città di Castello”. Da segnalare poi la mostra, “La petite bibliotheque française – un’avventura editoriale tra Città di Castello e la Francia”.
La storia della rivista mensile per studenti di francese, La Petite Bibliothèque Française, che fu pubblicata dalla libreria editrice Paci “La Tifernate”dagli anni ‘40 fino al 1966, è protagonista di una mostra collaterale sia della 58esima edizione del Festival delle Nazioni, che omaggia la Francia come nazione ospite, sia della Mostra mercato del libro antico, che quest’anno festeggia i 25 anni di presenza nel territorio tifernate. La rivista fondata negli anni ‘20 da Giacomo Giacomini ebbe con l’edizione Paci una crescita a livello sia di contenuti letterari che grafici. Una mostra che racconta la storia di questa avventura editoriale può costituire una testimonianza di un rapporto e uno scambio reale tra il nostro paese (e nello specifico Città di Castello) e la Francia attraverso la lingua, la letteratura, i costumi.
L’esposizione del ricco materiale – comprendente opere a stampa (i fascicoli della rivista), disegni preparatori (molti di Fernando Fusco), cliché tipografici, corrispondenza con le case editrici francesi, è allestita negli spazi della stessa Libreria Paci in piazza Matteotti a Città di Castello e visitabile in orario di apertura della libreria fino al 12 settembre 2025. Fino a domani un allestimento è presente anche alla mostra. A seguire poi in collaborazione con l’Universita’ per Stranieri di Perugia, è stato presentato il volume di Giovanna Zaganelli, ordinario di semiotica del testo e Luca Paladino, “Narrazioni di potere e natura nel Rinascimento. Il mito dei Vitelli tra letteratura e arti figurative”, (Pliniana Editrice, 2025), volume che intende indagare il ruolo ricoperto dal mondo naturale nelle opere figurative e letterarie commissionate dalla Famiglia Vitelli soprattutto in Città di Castello, tra il XV e XVI secolo. Obiettivo del progetto è quello di offrire una valorizzazione originale del patrimonio rinascimentale di Città di Castello e del tifernate, ma anche di inquadrare i caratteri in una più generale e approfondita rilettura del ruolo giocato dal mondo naturale nel rinascimento umbro e italiano.
Fra le iniziative collaterali, sabato 6 settembre alle ore 18,00, nello splendido salone “delle gesta vitelliane”, avrà luogo un incontro con l’artista, Antonino Bove, in conversazione con il professor Bruno Corà, dal titolo, “Arte: 10, 10, 123, fine della mortalità”. Inoltre la biblioteca comunale “Carducci” organizza una significativa esposizione di alcuni esemplari del suo prezioso Fondo antico. La mostra, che avrà luogo presso la sala “Eliana Pirazzoli” della biblioteca fino al 13 settembre, è intitolata “Scienza e natura nel mondo di Ulisse Aldrovandi. Tesori nascosti dalla collezione del Fondo antico della Biblioteca comunale Carducci” e rende visibili ai curiosi e agli appassionati alcuni volumi dell’opera del naturalista bolognese, tutti dedicati al regno animale e pubblicati intorno alla metà del XVII secolo.
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca, quindi: il lunedì dalle 15 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato 6 settembre, in occasione della Mostra nazionale del libro e della stampa antica la mostra sarà visitabile anche nel pomeriggio, dalle 15 alle 19. “Il prestigioso patrocinio della Camera dei Deputati ed il materiale cartaceo e fotografico che ci è stato concesso rendono questa 25esima edizione speciale con un programma di eventi e mostre di assoluto interesse e valore culturale a livello internazionale: grazie sentito alla vice-presidente Onorevole Anna Ascani.
La presenza inoltre di 40 qualificati espositori dall’Italia e dall’estero offrirà ai visitatori e ai cultori e appassionati di questo settore in continua crescita, una vetrina di notevole livello”, hanno precisato, Fabio Nisi e Giancarlo Mezzetti, Presidente della Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e curatore della mostra. “Quello di inizio settembre a Città di Castello è uno degli appuntamenti di settore più attesi in Italia che abbiamo la fortuna di poter ospitare da 25 anni e sul quale come amministrazione comunale continuiamo a investire con orgoglio”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi, l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri e il presidente del consiglio comunale, Luciano Bacchetta, ricordando l’indimenticato dirigente del comune, Gualtiero Angelini (ideatore e promotore instancabile della mostra che) e ringraziando il presidente dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio Fabio Nisi e il curatore della mostra Giancarlo Mezzetti “per il presidio culturale e scientifico che da sempre assicurano e che è uno dei fattori di successo della manifestazione che si è guadagnata con onore il prestigioso patrocinio della Camera dei Deputati.”
Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche il Presidente della sezione Grafica e Cartotecnica di Confindustria Umbria, Leonardo Bambini, che ha definito la mostra, “una vetrina di assoluto prestigio internazionale che evidenzia anche la gloriosa storia e la tradizione plurisecolare di Città di Castello e altotevere umbro nel settore della stampa e della grafica, orgoglio di un’intera comunità”.
Per informazioni: Segreteria Mostra 3389779751 / 075 855 5757, Mail: libroanticocdc@gmail.com sito: www.mostralibroantico.it., www.cittadicastelloturismo.it.