L’opposto biancazzurro si è messo oramai alle spalle il lungo infortunio: “Ho lavorato tutta l’estate, ora sto bene. Abbiamo grandi motivazioni”
Una terza stagione consecutiva che finalmente (questo l’auspicio) lo vedrà nella sua veste migliore, dopo le tribolazioni legate al lungo infortunio. Nonostante una prima annata terminata quasi a metà stagione, Simone Marzolla ha messo a segno 462 punti con la maglia della ErmGroup Altotevere, comprensivi di 27 muri e 24 ace. Giocatore di indubbia qualità per il campionato di Serie A3 Credem Banca, l’opposto veneto (26 anni il prossimo novembre) cerca la definitiva consacrazione in biancazzurro, ora che sa di essere un atleta pienamente recuperato. “Ho lavorato per l’estate intera – dice – al fine di arrivare al meglio alla fase di preparazione fin dal primo giorno. Io recuperato al 100%? Non è che sai di esserlo o meno; più che mai, senti che il tuo corpo sta bene e allora vai.
Un motivo in più per dire: ce la metterò tutta per dare il massimo”. Non si sbilancia più di tanto, Marzolla, nel fare previsioni sul comportamento della squadra: “Eguagliare o addirittura superare la scorsa stagione a livello di risultati sarà un’impresa difficile – spiega Marzolla – anche se a mio avviso quest’anno i giocatori sono stati scelti molto bene in base a ciò che possono dare. Fin da subito, ho infatti notato un gran livello di allenamento: si fatica molto perché in ognuno c’è grande voglia di giocare. Basta guardare in faccia i singoli per avere questa percezione e in una categoria come la A3 le motivazioni sono la cosa più bella, oltre ovviamente ai requisiti tecnici”.
Anche Marzolla avrà senza dubbio ambizioni con la ErmGroup: ha deciso di rimanere lo scorso anno per poter dimostrare quanto sia valido se le condizioni fisiche glielo permettono e stavolta vorrà togliersi anche qualche soddisfazione. “Non mi sono prefissato alcun obiettivo: voglio soltanto esprimere il meglio di me stesso e prendere tutto ciò che di positivo viene”. Troppo semplice così: nemmeno è stata citata la sigla A2. “Certo, preferisco non pronunciarla perchè sono un superstizioso”, conclude Marzolla.