Gruppi consiliari centro destra Umbertide “sgomento alla sofferenza della popolazione civile palestinese, ma respingiamo qualsiasi strumentazione politica”

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Come cittadini e consiglieri guardiamo con sgomento alla sofferenza della popolazione civile palestinese.
Per questo abbiamo scelto di discutere, dapprima in Conferenza dei Capigruppo e poi in Consiglio comunale, l’ordine del giorno presentato dalle minoranze sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla condanna del massacro in corso a Gaza.


È doveroso precisare che simili questioni non rientrano tra le competenze del Consiglio comunale, come stabilito dall’art. 42 del TUEL, che elenca in modo tassativo le materie (statuto, regolamenti, bilanci, piani urbanistici, tributi, società partecipate, ecc.). Il riconoscimento degli Stati è invece materia di politica estera, attribuita esclusivamente allo Stato italiano (art. 117 Cost.).
Ecco perché il Consiglio comunale di Umbertide non si è mai pronunciato su conflitti o crisi internazionali: non lo ha fatto dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, né durante l’invasione russa dell’Ucraina, né rispetto alle guerre in Congo, Somalia, Sudan o Sahel, né sulle violazioni dei diritti umani in Corea del Nord o in Cina.

Ciononostante, pur consapevoli dei limiti istituzionali, abbiamo accolto la proposta con senso di responsabilità, convinti fosse doveroso accendere un faro sulla drammatica condizione dei civili nella Striscia di Gaza, vittime di un’operazione militare sproporzionata e ingiustificabile.
Come maggioranza, abbiamo voluto riaffermare un principio guida: il richiamo alle parole di Papa Leone XIV sull’importanza di costruire una “pace disarmata e disarmante”, fondata sulla non violenza, sul dialogo, sulla solidarietà e sul rispetto reciproco.

Una pace che deve valere per tutti i popoli, ovunque colpiti da guerre, fame, sfruttamento e privazioni.
Purtroppo, al termine della discussione, abbiamo assistito a comportamenti inaccettabili: urla, insulti e atteggiamenti che hanno costretto il Presidente a sospendere la seduta e a rinviare  la discussione sulla  manovra fiscale varata dalla Regione. Ancora più grave è stato il successivo tentativo delle opposizioni di distorcere i fatti, accusando l’amministrazione di indifferenza verso la crisi umanitaria di Gaza, nonostante la posizione della maggioranza fosse chiara e inequivocabile.


Ancor più preoccupante è il clima di tensione e violenza verbale che certa parte politica sta alimentando, sfruttando cinicamente la tragedia palestinese per dividere, esasperare gli animi e delegittimare le istituzioni. Un atteggiamento pericoloso, che mina il confronto democratico e rischia di trascinare anche la nostra comunità in una spirale di odio lontana dalla costruzione della pace.

La maggioranza in Consiglio comunale respinge con fermezza queste strumentalizzazioni e ribadisce la propria posizione: condanniamo ogni violenza, sproporzionata e ingiustificabile, da qualunque parte provenga. Continueremo a lavorare con serietà per difendere il rispetto delle istituzioni, promuovere un confronto costruttivo e affermare la verità, contro chi alimenta divisioni e paure per mero calcolo politico.

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