Venerdì 3 ottobre 2025, all’interno del suo itinerario dedicato al patrimonio storico-artistico di Arezzo, Venerdì 3 ottobre 2025, all’interno del suo itinerario dedicato al patrimonio storico-artistico di Arezzo, Venerdì 3 ottobre 2025, all’interno del suo itinerario dedicato al patrimonio storico-artistico di Arezzo, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha fatto visita anche alla chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, dove ha potuto ammirare da vicino il “Mosaico di Andreina”, un’opera contemporanea monumentale dal forte valore artistico, sociale e internazionale, già adesso il tappeto musivo più grande d’Europa.
Il mosaico, in continuo divenire, è il frutto della visione dell’artista Andreina Giorgia Carpenito, che da sedici anni guida un progetto collettivo aperto alla collaborazione di artisti provenienti da tutto il mondo e di scuole europee, creando uno spazio dove arte, educazione e inclusione si incontrano in modo concreto.
Il ministro Giuli ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa, riconoscendone l’importanza culturale e sociale, nonché il valore simbolico come esempio di arte partecipata e comunitaria. Nell’occasione sono stati illustrati i nuovi progetti dell’associazione culturale Ezechiele APS, di cui Andreina Giorgia Carpenito è presidente, come il progetto digitale, un virtual tour a 360° e realtà aumentata, che renderà fruibile a tutti l’opera finita, ma che è stato studiato appositamente per le disabilità sensoriali e motorie. Oltre a questo, si è parlato del parco “Paradiso di Isidoro”, uno spazio esterno senza barriere nato per armonizzare – nella completa visione paradisiaca – uomo, natura, animali e arte.
Il ministro è stato accompagnato dal consigliere regionale Gabriele Veneri, che ha reso possibile questa visita, contribuendo a valorizzare un progetto che rappresenta un’eccellenza del territorio aretino e toscano, nonché un punto di riferimento internazionale per l’arte musiva contemporanea.
Il Mosaico di Andreina si conferma così un’opera viva, capace di unire le persone attraverso la bellezza, la cooperazione e l’impegno condiviso, proiettando Arezzo su un palcoscenico artistico globale.