Incontro aperto a tutti giovedì 23 ottobre nella sede del Cai di Arezzo con la guida ambientale ed escursionistica Andrea Bigozzi
La storia del Cai, Club Alpino Italiano, racconta di uomini che hanno fatto l’Italia e che l’hanno unita dalle Alpi alla Calabria. Sin dalla sua fondazione, voluta nel 1863 da Quintino Sella proprio due anni dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia, il Cai ha scritto la storia dell’alpinismo mondiale e gettato le basi per la creazione di una coscienza e una cultura legata al rispetto non solo della montagna ma anche dell’ambiente.
Pagine importanti che verranno ripercorse dall’accompagnatore di escursionismo del Cai Andrea Bigozzi nella conferenza “Il Cai e l’alpinismo, dai primi eroi esploratori alla tutela della montagna” giovedì 23 ottobre alle 21 nella sede del Cai di Arezzo in via Fabio Filzi 28, aperta a tutti.
“Nato per cementare l’Italia – sottolinea Bigozzi – il Cai negli anni ha scritto la storia dell’alpinismo mondiale, ha fatto conoscere le montagne, soprattutto quelle italiane, e ha insegnato a tutti a scalare e a esplorare. Memorabile ancora oggi la conquista del K2 nel 1954 che aveva lo scopo di portare la bandiera italiana e i nostri alpinisti sulla seconda vetta del mondo”.
Da allora l’organizzazione e i lavori delle sezioni si sono evoluti perché alla tutela del patrimonio naturale e culturale, rappresentato dal territorio montano e della importanza economica per le sue popolazioni, si sono aggiunte nuove questioni da affrontare come il rispetto dell’ambiente e la sua fruizione a fronte di un turismo aggressivo e spesso devastante.
Un lavoro ancora oggi affidato ai volontari del Cai impegnati su moltissimi fronti dalla gestione dei rifugi alla salvaguardia della montagna, dalla sentieristica alla divulgazione scientifica, ambientale e culturale, dall’escursionismo al soccorso, dall’alpinismo all’escursionismo fino alle e attività speleologiche compresa la formazione di guide e camminatori. Un mondo che Andrea Bigozzi ci aiuterà a scoprire.