Teatro come “terapia”. Al via a Città di Castello, laboratori di “teatroterapia” per promuovere il benessere psico-fisico e relazionale, creare connessioni umane e comunitarie tra bambini, giovani, adulti e anziani

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Teatro come “terapia”. Al via a Città di Castello, laboratori di “teatroterapia” per promuovere il benessere psico-fisico e relazionale attraverso il linguaggio teatrale ed offrire un servizio culturale accessibile e intergenerazionale. Ed ancora, creare connessioni umane e comunitarie tra bambini, giovani, adulti e anziani ed utilizzare il teatro come strumento per affrontare emozioni, memorie, relazioni, resilienza. Il progetto, “BenEssere Teatro Festival”, in programma da gennaio ad aprile 2026, per effetto, della convenzione siglata tra FITA ( Federazione Italiana Teatro Amatori) e FIT (Federazione Italiana Teatroterapia) è pensato per generare un impatto positivo a più livelli.

“Per i partecipanti, il laboratorio rappresenta un’opportunità concreta di miglioramento del benessere psicofisico, di rafforzamento dell’autostima, di espressione libera e sicura dei vissuti personali, e di costruzione di relazioni significative in un contesto accogliente e non giudicante”, hanno precisato, Salvatore Fisichella, presidente Fita, regione Umbria e Leonella Zucchini, coordinatrice del progetto e presidente del “Teatro dei 90” nel corso della conferenza stampa di presentazione presso il “ridotto” del Teatro degli Illuminati alla presenza dell’assessore alla cultura, Michela Botteghi. “Le attività proposte – hanno proseguito – stimolano la creatività, la comunicazione empatica, la consapevolezza corporea e il senso di appartenenza. A livello cittadino, il progetto favorisce l’inclusione sociale, valorizza le differenze intergenerazionali e promuove una cultura del benessere e della partecipazione attiva.

L’evento finale pubblico rappresenterà un’occasione per la cittadinanza di riscoprire il valore umano e sociale del teatro, contribuendo a rafforzare il tessuto relazionale locale.” La conduzione del progetto, della durata complessiva di 4 mesi, da gennaio ad aprile con frequenza di 1 incontro a settimana (2 ore) per ogni gruppo (presumibilmente le lezioni si terranno nei week end ) prevede un totale di 16 laboratori a percorso per un totale di 32 ore comprensivi di spettacolo/ performance esito finale di laboratorio/ transizione e sarà affidato ad un “teatroterapeuta” professionista certificato (iscritto alla FIT Federazione Italiana Teatroterapia profilo regolamentato dalla norma UNI 11592/2015 come attività professionale con requisiti di conoscenza, abilità e competenza). “Il progetto auspica di divenire un appuntamento con ricorrenza annuale che affondi le sue radici nel territorio di Città di Castello”, hanno concluso Fisichella e Zucchini nel ringraziare il comune e l’assessore alla Cultura per aver messo a disposizione il “Ridotto” del Teatro degli Illuminati per lo svolgimento del progetto.

L’assessore alla cultura, Michela Botteghi, ha sottolineato la qualità della proposta di Fita che terrà a battesimo il nuovo corso del ridotto del teatro comunale, un luogo della cultura e dell’arte caro ai tifernati. Un luogo dove sono transitati e si sono esibiti attori ed attrici di livello nazionale nell’ambito di laboratori teatrali e tanto altro. Gli uffici stanno lavorando per cercare di aprirlo per queste occasioni come il progetto di teatroterapia che verrà illustrato ufficialmente ad insegnanti, operatori del settore socio-sanitario, educativo, culturale, teatrale e a tutti coloro che desiderano conoscere e vivere l’esperienza della “teatroterapia”, sabato 22 novembre alle ore 10, presso l’auditorium della scuola comunale di Musica, “G. Puccini”, nell’ambito di un Open Day condotto dalla teatroterapeuta, Imma Guarasci”. L’Open Day sarà anche occasione per avviare le iscrizioni al laboratorio e raccogliere eventuali adesioni e collaborazioni future. Posti limitati, per info: 348-9163758 e 346-3541510.

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