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Umbertide, il PD: “Basta con i tatticismi, difendiamo i servizi sanitari tutti insieme”

UMBERTIDE – “Dai dati dell’Istat emerge con chiarezza che nel 2024 ben 5,8 milioni di persone
hanno rinunciato a curarsi. Il 9,9% del totale. Nel 2023 erano il 7,6%, nel 2022 il 7%. È del tutto
evidente che le cause principali sono le liste d’attesa e le difficoltà economiche. E ovviamente a
‘pagare’ di più sono le donne, gli anziani, le persone più fragili e con basso livello di istruzione.
Questi dati costituiscono un indicatore diretto dell’accessibilità effettiva del SSN e quindi del
rischio di disuguaglianze territoriali e sociali.” Inizia così la nota stampa del Partito Democratico di
Umbertide, qnella quale si continua a leggere che “la manovra che si sta discutendo in Parlamento
prevede un aumento nominale del finanziamento SSN ma non un aumento del finanziamento del
SSN in percentuale rispetto al PIL. Le conclusioni dell’Istat sono chiare e confermano quello che
sosteniamo da tempo: l’aumento nominale del finanziamento non è sufficiente ad aggradire il
problema, ed è necessario aumentare il finanziamento del servizio in percentuale rispetto al Pil.
Al di là della dialettica e dello scontro politico va chiesto alla Presidente del Consiglio di rispondere
ai quasi 6 milioni di italiani che hanno perso la fiducia di potersi curare, anche se c’è un articolo 32
della nostra Costituzione che parla del loro diritto alla salute, a prescindere dal portafoglio che
hanno in tasca.”


“La destra -continua la nota – ha un disegno preciso: vuole una sanità nella quale chi ha il
portafoglio gonfio può saltare le liste d’attesa andando dal privato. Chi è povero o fa più fatica,
anche il ceto medio impoverito, non riesce a curarsi e non è un caso che questo Parlamento abbia
bocciato la proposta di legge del PD che prevedeva l’aumento della spesa sanitaria fino al 7,5% del
PIL per avvicinarci alla media Ue, il superamento del tetto di spesa per il personale e un nuovo
piano di assunzioni per rendere pienamente operativi gli ospedali e far funzionare i servizi sanitari
sul territorio. E la situazione si ripercuote pesantemente anche nelle Regioni, a cominciare dalla
nostra che in questi anni ha visto sempre un crescente numero di cittadini umbri costretti ad andare fuori per curarsi e che ha visto un progressivo depauperamento della sanità pubblica aggravato da un evidente squilibrio di bilancio.”


“E veniamo alla nostra città, a Umbertide. Dal PD dicono che “negli ultimi cinque anni la sanità
pubblica locale è stata depravata. Alcuni servizi sono scomparsi, come ad esempio la RSA, gli
ambulatori (chiusi o mal funzionanti) e poi i lavori per l’ospedale di comunità e adeguamento
sismico partiti con oltre un anno di ritardo che a loro volta hanno causato ulteriori disservizi e
chiusure di reparti. Il tutto – si continua – in assenza di una programmazione regionale seria: vale la pena ricordare come la giunta Tesei non sia stata in grado di approvare il Piano Sanitario Regionale.


Il tutto – si rimarca – nell’assoluta noncuranza dell’Amministrazione locale (di destra) e dei suoi
alleati, che in questi anni se ne sono fregati bellamente della drammatica situazione dell’ospedale
locale e che ad ogni nostro sollevamento di scudi facevano spallucce e ci raccontavano la storiella
che “va tutto bene madama la marchesa”. Ora, dopo aver perso le elezioni regionali, si accorgono
che non va bene nulla, che la situazione sanitaria è allo sfascio e via dicendo. Si dimenticano di
avere avuto a livello regionale, e di avere a livello locali, responsabilità gravi, ma forse fanno leva
sulla memoria corta dei cittadini. Ora è curioso che esponenti di centro destra siano i fautori del far
nascere comitati a difesa dell’ospedale. Dell’ospedale a questi signori non è fregato nulla, ma sono
interessati a lucrare una qualche visibilità politica.

Nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo proposto di ritirare i singoli ordini del giorno, presentati da maggioranza e PD-Progressisti, per farne uno tutti insieme, eliminando riferimenti politici ad esclusiva difesa del nostro ospedale. Ma anche in questo caso la maggioranza di centrodestra non ha colto la disponibilità, perché per loro è stata troppo forte la voglia di utilizzare la salute dei cittadini per un po’ di propaganda. Nei prossimi mesi si discuterà il nuovo Piano Sanitario regionale e dobbiamo farci trovare pronti per garantire un futuro serio al nostro ospedale, un ospedale di base ma punto di riferimento per tanti cittadini, non solo di Umbertide.

L’idea di un comitato a difesa dell’ospedale, chiaramente di ispirazione di destra fa sorridere e porterà a costruire uno o più comitati di ispirazione di sinistra, centro, civici, ecc. .Se
non vogliamo farci ridere dietro serve ora più che mai responsabilità. Abbandoniamo, tutti,
tatticismi e furbizie. Pensiamo al bene comune, al diritto alla cura degli umbertidesi, al diritto ad
avere un ospedale funzionante. Diamo vita ad un coordinamento (o comitato) con tutte le forze
politiche, con le associazioni di volontariato, con gli operatori e con tutti i cittadini.

Costruiamo uno strumento tutti insieme, che faccia proposte per il futuro e che stia tutti i giorni attento all’evoluzione del servizio, ma soprattutto che faccia attenzione al ritorno dei servizi oggi trasferiti altrove per i lavori in corso. Non una roba che parte da un partito o pseudo-lista civica, perché è evidente che sarebbe non solo controproducente, ma darebbe vita a situazioni similari ed opposte.


Convochiamo tutte le forze politiche e sociali, le associazioni del volontariato e fissiamo una data e
un luogo ove tutti ritrovarci insieme a cittadini e operatori. Evitiamo di mostrare una comunità
divisa che non riesce a stare insieme neppure quando si tratta di difendere la vita e la salute dei
cittadini. Serve un sussulto da parte di tutti, il PD – si conclude – è pronto a fare la propria parte.
Speriamo prevalga il buon senso altrimenti faremo tanti comitati ma con il rischio che siano fini a
se stessi.”


PD Umbertide

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