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Rinascimento e Contemporaneità nella Pinacoteca di Città di Castello: nell’anno del Giubileo, Paolo Canevari nell’ala storica del museo con la mostra “God Year”, che sarà inaugurata sabato 15 novembre 2025

La Pinacoteca Comunale di Città di Castello ospiterà, dal 15 novembre 2025 al 15 febbraio 2026, la mostra personale di Paolo Canevari dal titolo “God Year”, promossa dal Comune di Città di Castello e curata dallo storico e critico d’arte Lorenzo Fiorucci. L’esposizione fa parte del Piano Mostre 2025 del Comune di Città di Castello, nell’ambito del quale si sono avvicendati negli spazi del museo Giulia Napoleone, Claudio Verna, Ferdinando Garbellotto ed è ancora visitabile Leonardo Cremonini, e si svolge negli spazi rinascimentali di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, luogo simbolico della città tifernate, custode di alcuni tra i massimi capolavori del Rinascimento italiano: da Luca Signorelli a Raffaello Sanzio, da Lorenzo Ghiberti a Luca della Robbia.

È proprio il dialogo tra contemporaneità e memoria storica il cuore del progetto: le sculture, le installazioni e le performance di Canevari si confrontano con la stratificazione culturale del museo, generando un cortocircuito visivo e concettuale che invita a interrogarsi sul nostro presente. “Con ‘God Year’, la Pinacoteca di Città di Castello riafferma la propria vocazione a essere un luogo vivo di incontro tra passato e presente, dove Rinascimento e arte contemporanea si fondono in un racconto inedito sulla complessità del nostro tempo”, dichiarano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi. “La mostra si distingue per l’alto profilo culturale e per la capacità di dialogare con le collezioni antiche e contemporanee del polo museale cittadino, rafforzando il ruolo di Città di Castello come centro vitale dell’arte contemporanea in Umbria”, sottolinea Francesca Valentini, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria. Il titolo della mostra, “God Year”, riprende ironicamente il nome e il logo di una celebre industria di pneumatici, evocando al tempo stesso l’idea di Giubileo e di rinnovamento spirituale. In Umbria, terra di santi e di spiritualità, questo riferimento acquista un valore amplificato: la mostra si muove sul confine tra sacro e profano, fede e consumo, materia e spirito, elementi costitutivi della poetica di Canevari. Come osserva il curatore, Lorenzo Fiorucci, “Canevari ha da anni scelto come materia d’elezione lo pneumatico e la camera d’aria, materiali che evocano simbologie complesse, capaci di mettere in crisi ogni lettura superficiale.

Simbolo del progresso tecnologico e dello sviluppo capitalistico, ma anche scarto e rifiuto inquinante, lo pneumatico diventa nelle sue opere metafora del nostro modo di vivere e produrre significato”. L’inaugurazione della mostra, sabato 15 novembre alle ore 17.00, sarà caratterizzata dalla performance “God Year’s Man”, un momento centrale del progetto espositivo. L’azione, concepita come un tableau vivant, condensa i temi fondamentali della poetica di Canevari: l’uomo, la materia e la condizione contemporanea. “Nella performance – spiega Fiorucci – un uomo è legato con una catena a uno pneumatico: è denudato, privo di orpelli, simbolo di un’umanità avvilita dal lavoro, dallo sfruttamento e dal consumo. La ruota, emblema di progresso e potere economico, diventa anche scarto, residuo che inquina e soffoca la natura. Il nudo, la catena e la ruota si fanno così metafore di un presente in cui il consumo consuma l’uomo stesso, privandolo della libertà e della sua dimensione etica”. Una performance potente e simbolica, che invita il pubblico a riflettere sulle contraddizioni del nostro tempo e sul fragile equilibrio tra libertà e sottomissione, progresso e distruzione, spiritualità e profitto. Le opere di Canevari, poste in dialogo con i capolavori della collezione rinascimentale, costruiscono un percorso immersivo in cui la materia, privata della sua funzione originaria, si carica di nuove valenze simboliche.

Ogni sala della Pinacoteca diventa un luogo di meditazione sul rapporto tra arte, storia e contemporaneità, dove il linguaggio dell’artista offre una nuova lettura del patrimonio e restituisce al pubblico una rinnovata percezione del museo. La mostra di Paolo Canevari, che è stata presentata in anteprima alla stampa stamattina, è un progetto del Servizio Cultura, reso possibile grazie alle numerose collaborazione attivate sia all’interno dell’ente, con il supporto fondamentale del Servizio Squadre operative e Protezione civile, sia con soggetti privati, che guardano con attenzione agli eventi culturali del territorio: tra questi in particolare Petruzzi Stampa, Medici Gomme, Atlante Servizi, Il Poliedro, Trefoloni ed associati.

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