Si è svolta giovedì 13 novembre, presso il Museo del Tabacco di San Giustino, l’iniziativa “Dalla parte delle persone: Salute, Parità e Diritti – La sanità pubblica tra crisi e rilancio, come ricostruire un sistema vicino ai cittadini”, promossa dai circoli PD di San Giustino e Citerna. Un incontro molto partecipato, volto ad approfondire le sfide della sanità umbra e preceduto da un confronto con lo stesso filo conduttore che si è tenuto nel pomeriggio a Montone alla presenza dei segretari Bernardini e Baldini, del sindaco di Montone Mirco Rinaldi e del segretario di circolo Maurizio Cacciamani con la partecipazione di vari militanti.
L’iniziativa A moderare l’iniziativa dei circoli di San Giustino e Citerna Anna Maria Massai, segretaria del circolo PD di San Giustino, con gli interventi di Damiano Bernardini, Segretario regionale PD Umbria, Lodovico Baldini , Segretario provinciale PD Perugia, Letizia Michelini, Consigliera regionale Pd Umbria e Benedetta Barberi Nucci, Segretaria PD Citerna. Presenti i segretari dei circoli e gli amministratori dell’area ma anche iscritti e simpatizzanti.
Sanità: ricostruire un servizio vicino alle persone Nel corso della serata è stata ribadita la centralità della sanità pubblica come pilastro di equità sociale. Lodovico Baldini ha illustrato un quadro preoccupante, richiamando i dati OCSE che fotografano una sanità nazionale e regionale in difficoltà: carenza di personale medico e infermieristico, mancato ricambio generazionale, stipendi tra i più bassi d’Europa e un crescente ricorso al privato. Una crisi che in Umbria, un tempo regione “benchmark”, si è aggravata negli ultimi anni con la mancata sostituzione del personale e l’aumento delle liste d’attesa, spingendo molti cittadini a rinunciare alle cure.
La Consigliera Letizia Michelini ha presentato il lavoro del nuovo governo regionale di centrosinistra, impegnato nella ricostruzione del sistema: istituzione di una task force settimanale, riduzione del 29% delle liste d’attesa in pochi mesi, riorganizzazione della medicina territoriale, bandi di concorso per colmare le carenze e nuovi indirizzi nel rapporto pubblico–privato che riportano al centro la programmazione pubblica. Tra i progetti già avviati, la rete oncologica regionale, l’abbassamento dell’età di accesso agli screening femminili, il rafforzamento dei servizi di prossimità e il raddoppio dei fondi per le disabilità gravi.
Il segretario regionale Damiano Bernardini ha ribadito l’impegno del PD nella difesa della sanità territoriale, dei distretti e della medicina generale, contrastando la riduzione dei distretti prevista dalla precedente giunta e rivendicando la centralità del servizio pubblico. Ha inoltre sottolineato la necessità di investire nella salute mentale, soprattutto minorile, e di proseguire nella riduzione delle liste d’attesa, insieme a una più ampia battaglia per la qualità dei servizi essenziali, il trasporto pubblico, la scuola e la coesione delle aree interne.
Un impegno collettivo per il territorio In apertura, il sindaco di San Giustino, Stefano Veschi, ha ricordato l’importanza della passione in politica e del ruolo simbolico del luogo scelto per l’incontro, invitando a immaginare una nuova dimensione territoriale per il bene dell’Alto Tevere. E a fargli da eco Anna Maria Massai che ha rimarcato come la sanità pubblica resti “il tema dei temi”, e come sia stato faro, con tutto il suo personale e con tutte le sue risorse, durante il periodo buio della pandemia e come oggi sia terreno decisivo per la coesione sociale.
Parità e diritti: contrastare la cultura patriarcale Il debutto dell’iniziativa è stato affidato a un tema di grande e drammatica attualità, che vista la contingenza con il secondo anniversario della morte di Giulia Cecchettin, gli ultimi fatti di cronaca e la vicinanza alla data del 25 novembre, non si poteva non trattare. Benedetta Barberi Nucci ha esposto l’urgenza di affrontare un fenomeno strutturale e culturale, radicato nella cultura patriarcale e nell’idea distorta di maschile. Ha denunciato l’inadeguatezza delle risposte meramente punitive, come l’inasprimento previsto dalla recente norma sul femminicidio, definita misura “di facciata”, e ha ribadito che la prevenzione deve passare dall’educazione nelle scuole, dal riconoscimento precoce dei segnali di violenza e da un sostegno reale alle donne che denunciano.
Il segretario regionale Bernardini ha concluso sottolineando l’importanza della partecipazione e del ruolo del partito come strumento di confronto e progettazione: «Stiamo lavorando per una società più giusta, per ricostruire giustizia sociale, ridurre le disuguaglianze e rendere effettivi i principi costituzionali, a partire dalla parità di genere».
Per un’Umbria che non lascia indietro nessuno Un incontro ricco di analisi e proposte, che conferma la volontà dei circoli PD del territorio di contribuire attivamente al rilancio della sanità pubblica rimettendo al centro i cittadini e i loro bisogni. Un impegno che non si esaurisce in questa iniziativa ma che diventa percorso collettivo. Per un’Umbria che cura, che ascolta e che non lascia indietro nessuno.
