Il Consiglio Comunale di Città di Castello nell’ultima seduta di lunedì 17 novembre, ha
respinto l’ordine del giorno della consigliera Bassini con cui chiedeva la revoca della delibera
Regionale sull’aumento dell’addizionale regionale IRPEF, voluta dalla giunta Proietti, sulla
base di presunti “buchi di bilancio” certificati inesistenti.
Annaspando, con pochi argomenti trascinati dal capogruppo PD, la maggioranza ha deciso di non ascoltare le legittime richieste anche di tantissimi cittadini, che chiedevano con il ritiro della delibera un nuovo calcolo, progressivo, per rispondere ad una importante logica di equità, che la Costituzione si pone come obiettivo.
Obblighi costituzionali traditi prima dalla Regione e oggi dal Consiglio Comunale di Città di
Castello.
Per di più spaccando pure la maggioranza, dove in una confusa votazione, poi ripetuta, si è
visto bene che alcuni consiglieri di maggioranza (almeno 4) avevano scelto di sostenere
l’ODG della Bassini. Non potendo argomentare politicamente, si è quindi scelta la strada dell’attacco personale.
Il grande contributo di tutti i gruppi consiliari dimostra come provvedimenti giusti e corretti,
possono essere condivisi in maniera trasversale e non ideologica per appartenenza di partito. Ma per il Sindaco ed il Capogruppo PD, tutto quello che non proviene dai partiti di
maggioranza, non ha titoli sufficienti per una approfondita e leale discussione; quindi, non è
stato preso in considerazione quale sia l’impatto sulle tasche dei cittadini di questa manovra, né si è cercato di rispettare un criterio di equità.
La manovra provoca questo: far risparmiare 51 euro ai redditi fino a 28 mila euro, ma tassare di 180 euro chi supera anche di 1 solo euro la soglia di 28 mila euro. La maggioranza ha attaccato a testa bassa “Azione” dicendo che gioca come forza di governo e opposizione non tenendo conto, o dimenticando volutamente, che Azione in regione non è presente né in giunta né in consiglio regionale.
A gennaio 2026, quando la manovra sull’addizionale IRPEF regionale andrà in vigore ci
troverete nelle piazze, di sicuro con tanti cittadini per ricordarvelo, e non saremo solo noi di
Azione.
