Luca Secondi, attuale sindaco di Città di Castello, affronta il tema di una sua possibilità di ricandidatura per le amministrative del 2027 e il panorama delle future alleanze politiche. In un colloquio aperto, ha condiviso il suo pensiero sulle sfide future e sulla continuità del lavoro svolto.
Cosa pensa della sua eventuale ricandidatura?
“Sarò sincero, è sempre meglio essere scelti piuttosto che scartati. È una legge della vita. Tuttavia, credo che la mia eventuale ricandidatura, nel caso, debba basarsi su un ragionamento politico solido. Il sindaco e la maggioranza uscente hanno il diritto di continuare il percorso intrapreso, come recitano le leggi non scritte della politica, ma è ancora molto presto per parlare di questo”
Ha fiducia nella sua attuale maggioranza?
“Assolutamente. La nostra maggioranza ha lavorato intensamente in questi anni, realizzando scelte fondamentali. Abbiamo gestito risorse economiche significative e abbiamo fatto molto nel sociale e nella cultura. Sento di poter contare su una squadra che ha dimostrato leale collaborazione con gli enti superiori, dalla provincia alla regione.”
Come si pone nei confronti di possibili alleanze?
“Il dialogo è aperto con tutte le forze politiche. La base pragmatica del programma è costruita sui fatti e sugli obbiettivi raggiunti. Non sono abituato al gioco di screditare il lavoro degli altri, preferisco concentrarmi su ciò che è stato realizzato e su come possiamo migliorare insieme”.
Qual è la sua posizione sui paletti nelle alleanze?
“Non ho mai avuto l’intenzione di porre paletti. La moderazione è parte del mio DNA politico. Credo che il confronto debba avvenire su basi solide e trasparenti, senza negare i risultati già ottenuti. La nostra attuale maggioranza ha operato in modo chiaro e coerente, e questo deve essere rispettato da chiunque voglia unirsi a noi in una eventuale nuova alleanza”.
È aperto a un allargamento dell’attuale maggioranza?
“Sì, ma solo se ci sono basi programmatiche concrete. Non si possono disconoscere i traguardi raggiunti finora. Chi desidera unirsi deve farlo con onestà intellettuale, riconoscendo i fatti e contribuendo a costruire ulteriori progressi per la città”.
Qual è, secondo lei, il ruolo del dialogo politico in questo contesto?
“Il dialogo è fondamentale, soprattutto in un momento in cui la comunità deve affrontare diverse sfide. Se ci si pone in maniera costruttiva, si può evitare la contrapposizione e trovare soluzioni condivise. È importante ricordare che quando si attacca qualcuno politicamente, si attacca anche la comunità che rappresenta”.
Si sente pronto per un possibile nuovo mandato?
“Amo la mia città, questo è un legame indissolubile, ma ora ci sono ancora molte cose da completare e mi sento responsabile nel voler finire ciò che abbiamo avviato, per ora sono concentrato solo su questo, per il resto ci sarà tempo. Voglio rassicurare i miei concittadini sul fatto che il nostro lavoro non si ferma qui. Abbiamo dimostrato che è possibile governare con trasparenza e concretezza. Sono aperto al dialogo, non pongo veti e credo fermamente che insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti. La strada da percorrere è quella della collaborazione e della fiducia reciproca, su questo non accetto compromessi, di nessun genere”.
