Tra le iniziative per celebrare la Giornata contro la Violenza sulle donne il Comune di San Giustino ha aperto una riflessione pubblica attorno alle potenzialità che offre lo sport nell’educare al rispetto.
In una sala gremita del Museo del Tabacco lunedì 24 novembre -nell’ambito dell’Officina dell’Espressività e con la partecipazione dell’associazione Liberedessere e Ami (Avvocati matrimonialisti)- si è svolta l’iniziativa dal titolo «Lo sport educa al rispetto», che ha visto gli interventi di Ina Varfaj, arbitra della Federazione Italiana Pallavolo; Tiziana Martinelli, campionessa di pesca subacquea e Cristina Crisci, giornalista.
Voci diverse, ma unite da una testimonianza comune: lo sport e la consapevolezza come spazi di crescita, autodeterminazione e pari dignità. Negli interventi sono state sottolineate le esperienze di donne che provengono da ambiti diversi, ma che attraverso impegno, talento, tenacia, disciplina, forza hanno perseguito e realizzato le proprie aspirazioni, affermando i valori alla base della parità di genere.
Tiziana Martinelli, pluridecorata campionessa di pesca in apnea, già direttore Tecnico della Nazionale Femminile, è campionessa italiana ed Euro-Africana, terza a squadre nel mondiale 2021 e quinta in assoluto, nonché prima donna istruttrice federale di pesca sportiva, è anche mamma di due figli, un lavoro da geometra. Ha raccontato la sua esperienza sportiva e di vita, dalla passione nata in famiglia attraverso il padre ai titoli internazionali raggiunti ricordando il valore della consapevolezza in qualsiasi percorsa si intraprenda.
Ina Varfaj è una giovane arbitro nazionale di pallavolo, tesserata per il Comitato Territoriale Umbria della Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV): nel suo intervento ha esordito raccontando la domanda che più spesso le viene rivolta: «Ma tu arbitri anche il volley maschile?» per poi entrare nel dettaglio di questa sua passione che, con impegno e determinazione, ha trasformato in un percorso certificato nel mondo sportivo.
Cristina Crisci, giornalista del quotidiano La Nazione, con esperienze maturate (dal 1997) tra carta stampata e tv, ha invece posto l’accento sulle tante storie di donne raccontate nella sua professione, vicende di cronaca, ma anche vicende che narrano di successi sportivi citando esempi positivi e ponendo l’accento «sul valore delle parole che si scelgono perché ogni possibile cambiamento culturale passa anche per queste».
L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del sindaco di San Giustino Stefano Veschi, col presidente della consulta dello sport Gabrio Possenti e una breve introduzione da parte dell’assessore Loretta Zazzi mentre le conclusioni sono spettate alla presidente del Consiglio della Regione Umbria, Sarah Bistocchi, che ha ribadito come «il contrasto alla violenza di genere richieda un impegno costante delle istituzioni e delle comunità: un lavoro quotidiano di educazione, consapevolezza e responsabilità collettiva, necessario per costruire una cultura del rispetto capace di prevenire ogni forma di abuso».
L’iniziativa, moderata dall’avvocato Nada Lucaccioni di Ami Umbria, ha visto la partecipazione in platea di molti giovani atleti dei gruppi sportivi locali.
C’è stata anche una parentesi teatrale col monologo «Noi crediamo nell’amore» di Paola Cortellesi, interpretato dalle ragazze e dai ragazzi dell’Accademia Teatrale Tfb che ha offerto al pubblico una riflessione emotivamente forte sul significato delle relazioni e sul riconoscimento dei segnali della violenza.


