Domenica 30 novembre, alle ore 18, la presentazione del libro della band emiliana in cui si raccontano episodi e protagonisti della Resistenza. All’interno si parla anche della strage di San Severo
AREZZO – Per il calendario “Eventi dell’Alpe di Poti”, domenica 30 novembre 2025, alle ore 18, il Circolo Aurora di piazza Sant’Agostino, ad Arezzo, ospita la presentazione di “Nati per la libertà. Racconti resistenti” (Edizioni La nave di Teseo), libro dei Modena City Ramblers, storica band modenese, che racconta alcuni fatti della Resistenza, tra i quali la strage nazifascista di San Severo.
L’iniziativa è in continuità con quelle che si sono tenute negli ultimi tre anni nella piccola località lungo la strada panoramica di Poti, dove il 14 luglio 1944 avvenne l’efferato eccidio in cui persero la vita 17 uomini, tra cui anche Silvestro Lanzi, nonno di Luca e Sauro Lanzi della band aretina Casa del Vento. Il volume sta avendo un grande successo e sta facendo così conoscere il tragico evento e la storia di Silvestro e la moglie Elena Boncompagni in tutta Italia.
Tra le fila dei Modena City Ramblers figura il chitarrista e violinista Francesco Moneti, che è anche membro fondatore della Casa del Vento. La band emiliana nasce nel 1991 come gruppo di folk irlandese, innamorato della musica e delle tradizioni dell’isola di smeraldo. Ha pubblicato venti dischi fra inediti e live, fatto più di mille concerti e vanta collaborazioni importanti, tra le quali Luis Sepulveda, Paco Ignacio Taibo II, Bob Geldof, Paolo Rossi, Terry Woods, Goran Bregovic e Francesco Guccini. Da sempre impegnati al fianco di associazioni come Libera ed Emergency, i Modena City Ramblers hanno ricevuto nel 2004 il premio Amnesty Italia per la canzone “Ebano”.
Oltre al gruppo degli abitanti e dei volontari che da alcuni anni fanno rivivere San Severo e la sua storia, saranno presenti al Circolo Aurora Francesco Moneti, Luca Lanzi, Sauro Lanzi e Massimiliano Gregorio in rappresentanza dei Modena City Ramblers e della Casa del Vento, per una domenica di antifascismo e memoria.
L’evento, patrocinato dalla Regione Toscana, nasce dalla collaborazione delle due band con Io vivo Poti, La fattoria in cammino e Circolo Aurora.
Modera l’incontro, a ingresso libero fino a esaurimento posti, il giornalista culturale Marco Botti.
IL LIBRO
“Nati per la libertà. Racconti resistenti” racconta tante storie, come quella di Luisa, che a 17 anni fa la staffetta partigiana, nascondendo i dispacci sotto la sella della sua bicicletta, oppure quella di Matteo, che davanti al fascista che ha ucciso i suoi amici deve scegliere tra vendetta e giustizia.
Nelle pagine del volume vivono Kurt, un soldato tedesco diverso dagli altri, e la famiglia che lo aiuterà a nascondersi. Nel libro si agita Scarpasoun, il partigiano che non vorrebbe uccidere nessuno, e si confida il fantasma di Savoniero, scappato sull’Appennino dopo essere fuggito da un campo di prigionia in Russia.
Le vite di questi e altri uomini e donne “nati per la libertà” sono quelle di partigiani più o meno sconosciuti, ma anche di individui troppo normali per essere ricordati come eroi, ugualmente protagonisti della lotta che ha portato alla Liberazione.
