Le poche cose emerse con chiarezza dall’audizione del CDA di SOGEPU nella
Commissione Controllo e Garanzia del 26 us, non compongono un quadro di grande
ottimismo: Sogepu lamenta “condizioni di gara penalizzanti”, pattuite con SOGECO,
che hanno peggiorato i conti, e che ad oggi non sono state riequilibrate. Dunque la
società ha annunciato che chiederà ad AURI di calcolare un aumento dei costi
operativi della raccolta, che graveranno sulla nostra TARI che, dunque, aumenterà.
Il CDA non ha voluto affrontare nel merito il contenuto di uno degli Accordi economici
più importanti tra le due società SOGEPU e SOGECO, sottoscritto nel 2021 dagli ex
amministratori Goracci e Granieri, oggi imputati insieme per corruzione, perchè
anch’esso parte del processo in quanto probabile causa delle penalizzazioni
economiche per SOGEPU.
Anche i motivi, da me richiesti, della chiusura dell’impianto di EcoCassia, acquistato
da SOGEPU nel settembre 2020 per la considerevole somma di 700.000€, e
annunciato in pompa magna da Goracci e dall’allora giunta Bacchetta, hanno a che
fare con i problemi economici dell’azienda: con un’esposizione di oltre 20 milioni di €,
e in mancanza di liquidità, risulta impossibile, a detta degli attuali amministratori, fare
i necessari investimenti sui macchinari e sugli impianti di recupero carta e plastica,
definiti “obsoleti” dallo stesso CDA in Commissione .
Per gli stessi problemi, SOGEPU non può procedere ad ulteriori acquisti dei mezzi
di trasporto ma solo stipulare maggiori leasing per affrontare le necessità operative,
che tra l’altro aumenteranno, in base alle richieste dei nuovi servizi previsti dalla gara
vinta.
Se da una parte la reticenza del CDA può essere comprensibile in merito alle
vicende giudiziarie, meno comprensibile risulta l’atteggiamento in merito allo stato
dei conti, degli investimenti e della situazione dei lavoratori: poche e stringate sono
risultate le risposte degli amministratori, e ancora meno esaustive quelle del sindaco,
che dopo un breve e fumoso discorso è andato via per altri impegni.
Non sappiamo se l’imbarazzo palpabile degli amministratori e dei politici della
maggioranza fosse dovuto alla presenza in aula dell’ ex amministratore Goracci, oggi
accusato di “condotte contrarie ai doveri d’ufficio”, che avrebbero pesantemente
penalizzato la partecipata in favore del socio privato, oppure semplicemente alla
difficoltà di dare risposte chiare, nonchè scomode, alle tante domande e ai dubbi sul
destino dell’azienda pubblica, la cui sofferenza economica è indiscutibile.
Per quanto gli amministratori di Città di Castello si ostinino a fare velo con i propri
silenzi e minimizzazioni, è chiaro a tutti che “il re è nudo”.
Dover aspettare il dibattimento processuale per scoprire le carte e stabilire cause e
responsabilità giudiziarie, è alquanto triste e non potrà in ogni caso assolvere la
maggioranza politica dell’ultimo decennio dalle sue pesanti responsabilità.
Città di Castello, 28.11.2025 Emanuela Arcaleni (Castello Cambia)
ARCALENI (Castello Cambia): “La situazione di SOGEPU è pesante, serve il coraggio di rivedere gli accordi con SOGECO e il socio privato”

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