Nel contesto della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il gruppo consiliare presenta una mozione dedicata alla Promozione dell’Educazione Affettiva, Relazionale e Sessuale a Sansepolcro, che sarà discussa nel Consiglio comunale di sabato 29 novembre. Una proposta che nasce dalla consapevolezza che la violenza di genere non è il risultato di fatti isolati, ma l’esito di dinamiche culturali e sociali radicate, alimentate da stereotipi e modelli relazionali distorti.
L’educazione affettiva e sessuale, come ricordato con lucidità dal padre di Giulia Cecchettin, non rappresenta un rischio, ma una forma di prevenzione necessaria. Aiuta bambini, adolescenti e giovani adulti a sviluppare competenze emotive, consapevolezza, capacità di gestione dei conflitti e rispetto del consenso, elementi essenziali per costruire relazioni sane e paritarie. Investire su questi aspetti significa contribuire al benessere psicologico e sociale dell’intera comunità.
A Sansepolcro esistono già alcune iniziative meritorie, ma risultano ancora insufficienti: nelle scuole medie, ad esempio, viene realizzato un solo incontro annuale rivolto alle classi terze, un intervento utile ma troppo limitato per affrontare la complessità dei bisogni educativi attuali. Mentre aumentano le richieste di supporto psicologico, nel territorio mancano spazi comunali dedicati al sostegno emotivo e relazionale e strutture di riferimento per le donne vittime di violenza.
La mozione presentata chiede quindi un passo avanti deciso: riconoscere l’educazione affettiva, relazionale e sessuale come una priorità delle politiche comunali; rafforzare il coordinamento tra scuole, ASL, associazioni e centri antiviolenza; promuovere una cultura del rispetto e del consenso in tutti gli spazi educativi, sportivi e sociali; valutare la creazione di un polo educativo permanente, un luogo sicuro, accessibile e non giudicante dove bambini, adolescenti, famiglie ed educatori possano confrontarsi e crescere.
In un periodo in cui le cronache continuano a raccontare episodi di violenza e il disagio giovanile è in aumento, Sansepolcro ha l’opportunità di dare un segnale forte: prevenire significa agire alla radice, costruendo relazioni fondate sul rispetto, libertà e responsabilità reciproca. La conoscenza e la consapevolezza rendono le comunità più sicure.
