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Joy Garrison a Città di Castello, Lunedi 8 Dicembre, nella storica cornice della chiesa di San Francesco


Il Joy Garrison Quartet si esibirà a Città di Castello Lunedi 8 Dicembre alle ore 17, nella storica e suggestiva ambientazione della chiesa di San Francesco.

Il concerto di Città di Castello rappresenta un occasione preziosa per ascoltare una voce che ha saputo fondere tradizione afroamericana e ricerca europea, delineando un percorso musicale di rara coerenza e vitalità, ha sottolineato Flavio Benni, Presidente del Consorzio Pro Centro, promotore dell’evento, In collaborazione con l’Associazione Jazz & Blues capitanata da Natascia Ercolani ed il Comune di Città di Castello.

Joy Garrison nata a New York e figlia d’arte, comincia a cantare sotto la guida del padre Jimmy Garrison, per anni contrabbassista dello storico quartetto di John Coltrane. La sua formazione si è nutrita dei palcoscenici più significativi di Manhattan condividendo il palco con artisti leggendari come Burney Jessel, Hank Jones, John Scofield, Freddy Hubbard, Carmen McRae, solo per citarne alcuni. E stata protagonista su tanti palcoscenici internazionali, esibendosi non solo negli Stati Uniti, ma anche Arabia Saudita, Russia, Tunisia, Turchia e Svezia. Tiene concerti un tutta Europa, proponendo la sua musica che attraversa tutte le forme espressive che il suo talento le consente, guadagnandosi il rispetto e l’approvazione di critica e pubblico, grazie alla sua capacità di fondere emozione e tecnica

. La sua voce, capace di attraversare con naturalezza il Jazz, il Gospel, il Soul il Blues ed il Funk, si distingue per un profilo acustico ricco di sfumature e per una sensibilità interpretativa che le consente di modulare ogni repertorio con consapevolezza tecnica e intensità espressiva. Joy Garrison si colloca in un alveo che ha visto decine di singers afro-americane ridefinire il canto Jazz e Blues, ciascuno con una propria fisionomia sonora e un diverso rapporto con la tradizione. La sua vocalità si distingue per una capacità di modulare il fraseggio con una libertà che richiama alcune figure storiche e allo stesso tempo se ne discosta.

Oltre alla voce di Joy Garrsison abbiamo: Claudio Colasazza al Piano, Francesco Puglisi al Basso e Andrea Nunzi alla batteria, il direttore artistico è Amedeo Ariano, eclettico batterista e percussionista di fama internazionale.

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