Aldo Cazzullo incanta Città di Castello con ‘Francesco. Il Primo Italiano’

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Teatro degli Illuminati pieno in ogni ordine di posti, entusiasmo alle stelle e “firma copie” affollato per la presentazione di ‘Francesco. Il Primo Italiano'(Harper Collins) ultimo libro di successo di Aldo Cazzullo che sta battendo tutti i record.
Teatro degli Illuminati pieno in ogni ordine di posti, entusiasmo alle stelle e “firma copie” affollato per la presentazione di ‘Francesco. Il Primo Italiano'(Harper Collins) ultimo libro di successo di Aldo Cazzullo che sta battendo tutti i record. Anche Città di Castello non si è sottratta al bagno di folla (i biglietti di ingresso sold out dopo poche ore dalla disponibilità di prenotazione) ed ha seguito senza battere ciglia un’ora e dieci circa di “monologo” del giornalista, scrittore e volto noto della televisione, che ha incantato tutti i presenti con un inarrestabile racconto di pagine del libro, intercalate da riferimenti di attualità, aneddoti e curiosità che alla fine è stato salutato con un lungo applauso. La tappa tifernate di Cazzullo, che precede il debutto ad Assisi  con il cantautore Angelo Branduardi, è stata organizzata su iniziativa dalla Caritas diocesana a cui andrà interamente l’incasso della serata e dal Comune di Città di Castello, assessorati alla cultura e politiche sociali. Di grande effetto cromatico ed artistico la scenografia allestita sul palco accanto al leggio dove Cazzullo ha declinato la sua straordinaria performance: a fare da sfondo una luce azzurra che riprende il colore della copertina del libro ed una opera in pictografia a fresco su calce con interventi in foglia oro zecchino dell’immagine di San Francesco sempre della copertina realizzata dal maestro Stefano Lazzari.  “Di uomini così – ha esordito Cazzullo riferendosi a Francesco –  ne nasce uno ogni mille anni. Duemila anni fa, Gesù. Nel millennio precedente, Buddha. Nel millennio successivo abbiamo avuto san Francesco”.  Se c’è una regione dove portare il libro e la storia di Francesco è l’Umbria, perché San Francesco è più che umbro: nasce, passa la maggior parte della sua vita e riposa in Umbria. Appartiene prima di tutto agli umbri, agli Italiani e all’umanità, anche se poi viaggiò moltissimo però il cuore della sua vita è incastonato in umbria che è l’ombelico d’Italia. Anche questo è uno dei motivi per cui Francesco è il primo italiano, che scrive la prima poesia in Italiano, il cantico delle creature, perché inventa il presepe, reinventa il teatro, la pittura, ispira gli artisti, è il vero precursore dell’umanesimo con l’uomo al centro dell’universo ed è profondamente umbro legato a questa terra meravigliosa che io amo molto”. Fra un brano e l’altro del libro poi, Cazzullo prima di terminare il suo appassionato e forbito racconto ha fatto riferimento a Città di Castello: “sono felicissimo di essere tornato in un teatro che ho sempre trovato pieno, accogliente, attento e caloroso. Una città rinascimentale con i segni e le opere che hanno lasciato maestri come Raffaello e Signorelli e contemporanea con le opere straordinarie di Alberto Burri custodite in due bellissimi musei che ho avuto il piacere di visitare prima dello spettacolo”, ha concluso Cazzullo nel ringraziare i numerosi presenti (in fila poi per l’agognato firma copie del libro) e gli organizzatori, la Caritas diocesana con il vescovo, Luciano Paolucci Bedini, il vicario generale Andrea Czortek e il direttore, Gaetano Zucchini, unitamente al sindaco Luca Secondi, agli assessori Michela Botteghi e Benedetta Calagreti, al senatore Walter Verini, all’onorevole Anna Ascani, all’Ufficio Stampa del Comune, all’Ufficio Cultura e Cooperativa “Il Poliedro” e a tutti volontari della caritas tifernate. Soddisfazione da parte degli organizzatori, il direttore della Caritas diocesana, Gaetano Zucchini ed il sindaco Luca Secondi e gli assessori alla cultura e politiche sociali, Michela Botteghi e Benedetta Calagreti per un evento di grande valore culturale, sociale e storico che tra l’altro si inserisce a pieno titolo nel ricco cartellone di manifestazioni che precedono il Natale. “Il teatro pieno, l’entusiasmo dei presenti e l’incasso della serata che andrà a sostenere le azioni della Caritas diocesana per contrastare l’emergenza abitativa hanno caratterizzato una bellissima giornata che ricorderemo sempre con affetto grazie alla presenza di una persona di cultura dal gran cuore come Aldo Cazzullo che negli anni ci ha onorato con le sue straordinarie iniziative. “

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