Ha avuto luogo al Museo Diocesano di Città di Castello l’esperienza di Formazione Scuola Lavoro FSL con l’Istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci” di Umbertide. L’esperienza condotta dalla studentessa Fiorucci Veronica del 4 B Liceo Linguistico è stata molto interessante – dichiara la tutor dott.ssa Catia Cecchetti. Già negli anni precedenti in virtù di una convenzione siglata tra il nostro Vescovo diocesano Luciano Paolucci Bedini abbiamo accolto studenti provenienti da istituti del territorio umbro e toscano allargando così la nostra esperienza a diversi ambiti educativi. Entusiasmante è l’attività della scuola calata nella gestione museale. “I giovani sono così in grado di stare a contatto con il pubblico, italiano e straniero ed anche di approfondire le conoscenze del patrimonio museale del proprio territorio con nozioni d’arte ed informazioni turistiche. Inoltre maturano la consapevolezza che la gestione museale richiede una molteplicità di capacità e stimoli continui”.
Sempre grande l’entusiasmo dei liceali che con grande impegno desiderano conoscere le opere conservate al Museo ed accogliere ed informare al meglio i turisti nel segno della più proficua collaborazione tra istituzione museale e istituzione scolastica. Un modo anche per promuovere in modo più incisivo il biglietto unico con la Pinacoteca comunale.
Un particolare ringraziamento al dirigente prof. Fabrizio Bisciaio per il sostegno al progetto e alla prof. Stefania Brunacci, tutor scolastico.
Molto interessati i ragazzi e partecipi dell’attività al Museo pronti a fare accoglienza, a dare informazioni turistiche e storico-artistiche e nell’orientamento dei numerosi turisti in visita al Museo diocesano e al Campanile cilindrico.
“Mondo della scuola e del lavoro – conclude Cecchetti – diventano pertanto un tutt’uno, formando un valido orientamento per la futura formazione accademica e per l’acquisizione di certezze e punti di riferimento per il futuro lavorativo. E’ certamente uno scambio reciproco perché anche l’attività museale si arricchisce con le capacità dei giovani. Competenze, entusiasmo, voglia di sapere si fondono assieme per un proficuo arricchimento culturale e didattico”.
