I Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Perugia hanno denunciato un 30enne italiano, legale rappresentante di una società specializzata nella produzione di prefabbricati in calcestruzzo e vasche per il trattamento delle acque, per gravi violazioni ambientali. L’operazione è scaturita da un’ispezione effettuata dai militari, durante la quale sono state riscontrate numerose irregolarità ai sensi del Testo Unico Ambientale.
In particolare, i Carabinieri hanno scoperto un deposito incontrollato di rifiuti, sia pericolosi che non, all’interno dell’area aziendale, privo di autorizzazioni e misure di sicurezza adeguate. I rifiuti, accatastati in prossimità di terreni agricoli e di una casa colonica, includevano scarti della produzione cementizia e hanno provocato il rilascio di sostanze liquide potenzialmente contaminanti per il suolo e le falde acquifere circostanti.
Tra i materiali rinvenuti, vi erano contenitori metallici e plastici disordinatamente accatastati, pneumatici usati e residui di plastica, tutti privi di indicazioni sulla tipologia dei rifiuti. Allarmante è stata la scoperta di imballaggi vuoti contenenti sostanze pericolose, accanto a bombole di gas anche queste considerate a rischio.
Per evitare ulteriori danni ambientali, i Carabinieri hanno sequestrato l’intera area e, oltre alle violazioni ambientali, sono emerse presunte irregolarità edilizie, motivo per cui è stato coinvolto l’Ufficio Tecnico comunale. Il legale rappresentante dell’azienda è stato deferito alla Procura della Repubblica di Perugia. Le procedure amministrative per il ripristino dell’area e lo smaltimento corretto dei rifiuti sono già state avviate.
