Il preparatore atletico biancazzurro analizza il momento della ErmGroup e dice: “Pausa provvidenziale, poiché avevamo speso molto a ogni livello”
Campionato di Serie A3 Credem Banca “non stop” nel girone Bianco. Solo la ErmGroup Altotevere ha potuto tirare il fiato perché il calendario aveva previsto il turno di riposo, ma da lunedì 29 dicembre la squadra è tornata al lavoro per preparare la sfida casalinga di sabato 3 gennaio (ore 20.30) contro il Belluno, nella quale è in palio il secondo posto, viste le due sole lunghezze che separano in classifica biancazzurri e “rinoceronti” veneti. “Ci siamo allenati fino a martedì 23 dicembre, svolgendo una seduta mista pesi-tecnica – ricorda Davide Marra, assistente allenatore e preparatore atletico – poi ci siamo presi la pausa e ora di qui a sabato ci fermeremo soltanto nel pomeriggio del 31 e la mattina del 1° gennaio”. Al di là del fatto che lo abbia imposto il calendario, staccare la spina è stato salutare per una squadra che ha messo insieme una striscia di otto vittorie, ma che ha allo stesso tempo consumato energie dal punto di vista non soltanto fisico. “Senza dubbio – precisa Marra – la sosta forzata ha fatto bene a tutto il gruppo: fin dall’inizio, abbiamo cercato di impostare il lavoro per garantirci il miglior piazzamento possibile in vista della Coppa Italia, per cui il livello di concentrazione è stato molto elevato. È vero, vincere aiuta a vincere, ma il rischio è quello di accumulare stanchezza sul piano mentale. Uno stop che insomma ci voleva, a patto di riattaccare subito senza allentare la presa. Abbiamo un calendario fitto di partite e ciò dimostra che siamo stati bravi nel crearcelo, perché in mezzo al campionato si inserisce anche la Coppa, alla quale ci siamo qualificati. E siamo stati bravi anche nel fare in modo di giocare in casa la gara secca del 14 gennaio, considerando il fatto che poi dovremo partire per la trasferta di Cagliari. L’inizio dell’anno diventa impegnativo a ogni livello: ci dovremo confrontare con le migliori formazioni del girone. O meglio, con le due avversarie che all’andata ci hanno battuto. Belluno è da sempre una squadra ostica, Reggio Emilia tiene una velocità sostenuta, anche se noi abbiamo da sfruttare margini di miglioramento tecnico e dobbiamo crescere ulteriormente sul piano mentale: ce ne sarà bisogno, perché è il campionato a chiedercelo. Si tratta di continuare a lavorare, di pensare a cosa fare nel nostro campo e di limitare sempre più gli errori, per quanto una bella risposta chiara sia già arrivata da Mantova: il secondo set perso e lo svantaggio a inizio del terzo avrebbero potuto disunirci, tanto più che eravamo abituati a vincere per 3-0 e invece abbiamo reagito dimostrando freddezza e carattere, riprendendoci in mano la partita fino a portare a casa il risultato pieno”. In questa crescita, nei progressi evidenziati da alcune pedine c’è anche la mano di Davide Marra. “Continuo a ripeterlo: il merito non è soltanto mio. Ci sono il primo e il secondo allenatore, Marco Bartolini e Mirko Monaldi, assieme ai quali imposto le sedute e la programmazione del lavoro. Ognuno di noi mette il suo al servizio della squadra: ci dividiamo i compiti sulla gestione delle situazioni in partita, quindi ciascuno ha il suo occhio particolare e di conseguenza i meriti sono dello staff in toto”.
Altotevere, lo stimolo di Marra: “Ora un ulteriore step a livello mentale”
Il preparatore atletico biancazzurro analizza il momento della ErmGroup e dice: “Pausa provvidenziale, poiché avevamo speso molto a ogni livello”
Campionato di Serie A3 Credem Banca “non stop” nel girone Bianco. Solo la ErmGroup Altotevere ha potuto tirare il fiato perché il calendario aveva previsto il turno di riposo, ma da lunedì 29 dicembre la squadra è tornata al lavoro per preparare la sfida casalinga di sabato 3 gennaio (ore 20.30) contro il Belluno, nella quale è in palio il secondo posto, viste le due sole lunghezze che separano in classifica biancazzurri e “rinoceronti” veneti.
“Ci siamo allenati fino a martedì 23 dicembre, svolgendo una seduta mista pesi-tecnica – ricorda Davide Marra, assistente allenatore e preparatore atletico – poi ci siamo presi la pausa e ora di qui a sabato ci fermeremo soltanto nel pomeriggio del 31 e la mattina del 1° gennaio”. Al di là del fatto che lo abbia imposto il calendario, staccare la spina è stato salutare per una squadra che ha messo insieme una striscia di otto vittorie, ma che ha allo stesso tempo consumato energie dal punto di vista non soltanto fisico.
“Senza dubbio – precisa Marra – la sosta forzata ha fatto bene a tutto il gruppo: fin dall’inizio, abbiamo cercato di impostare il lavoro per garantirci il miglior piazzamento possibile in vista della Coppa Italia, per cui il livello di concentrazione è stato molto elevato. È vero, vincere aiuta a vincere, ma il rischio è quello di accumulare stanchezza sul piano mentale. Uno stop che insomma ci voleva, a patto di riattaccare subito senza allentare la presa. Abbiamo un calendario fitto di partite e ciò dimostra che siamo stati bravi nel crearcelo, perché in mezzo al campionato si inserisce anche la Coppa, alla quale ci siamo qualificati.
E siamo stati bravi anche nel fare in modo di giocare in casa la gara secca del 14 gennaio, considerando il fatto che poi dovremo partire per la trasferta di Cagliari. L’inizio dell’anno diventa impegnativo a ogni livello: ci dovremo confrontare con le migliori formazioni del girone. O meglio, con le due avversarie che all’andata ci hanno battuto. Belluno è da sempre una squadra ostica, Reggio Emilia tiene una velocità sostenuta, anche se noi abbiamo da sfruttare margini di miglioramento tecnico e dobbiamo crescere ulteriormente sul piano mentale: ce ne sarà bisogno, perché è il campionato a chiedercelo.
Si tratta di continuare a lavorare, di pensare a cosa fare nel nostro campo e di limitare sempre più gli errori, per quanto una bella risposta chiara sia già arrivata da Mantova: il secondo set perso e lo svantaggio a inizio del terzo avrebbero potuto disunirci, tanto più che eravamo abituati a vincere per 3-0 e invece abbiamo reagito dimostrando freddezza e carattere, riprendendoci in mano la partita fino a portare a casa il risultato pieno”. In questa crescita, nei progressi evidenziati da alcune pedine c’è anche la mano di Davide Marra. “Continuo a ripeterlo: il merito non è soltanto mio.
Ci sono il primo e il secondo allenatore, Marco Bartolini e Mirko Monaldi, assieme ai quali imposto le sedute e la programmazione del lavoro. Ognuno di noi mette il suo al servizio della squadra: ci dividiamo i compiti sulla gestione delle situazioni in partita, quindi ciascuno ha il suo occhio particolare e di conseguenza i meriti sono dello staff in toto”.



