L’arte a portata dei bambini. Alla pinacoteca comunale il progetto “Nuvolo for Kids”. Già oltre 300 le prenotazioni

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Da una fusione tra l’anima dell’insegnante e l’anima dell’artista di Giorgio Ascani, alias Nuvolo, nasce il progetto “Nuvolo for Kids”, che con un format inedito proporrà dal 10 gennaio al 3 aprile alla Pinacoteca comunale una mostra di opere del maestro tifernate a misura di bambino. L’obiettivo è di stimolare la creatività dei piccoli attraverso l’arte di Nuvolo. Gli studenti delle prime tre classi delle scuola primaria avranno la possibilità di ammirare creazioni mai esposte, sistemate a un’altezza compatibile con la loro osservazione, e di partecipare a laboratori didattici a tema in collaborazione con Poliedro Cultura, utilizzando tutti i materiali cari all’artista per realizzare opere personali che saranno esposte nell’ambito del percorso museale. “Nuvolo for Kids” sarà a ingresso completamente gratuito per gli studenti, ma anche per i visitatori adulti, che potranno muoversi attraverso cinque sale della nuova ala espositiva del museo di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, allestite con circa 60 realizzazioni dell’artista che rappresentano tutti i cicli pittorici della sua produzione, comprese serotipie su pvc trasparente mai presentate al pubblico. L’iniziativa dell’Associazione Archivio Nuvolo, rivolta a tutti gli istituti del comprensorio altotiberino, ha già ottenuto oltre 300 prenotazioni e si presenta come un modello di promuovere l’arte tra le nuove generazioni, potenzialmente esportabile in tutto il territorio nazionale. In questi termini hanno salutato il progetto la vice ministra dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Anna Ascani, il sindaco Luciano Bacchetta e il consigliere regionale Michele Bettarelli, che stamattina hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa insieme al vice presidente dell’Associazione Archivio Nuvolo Paolo Ascani e al tesoriere Sandro Renghi. “Per la prima volta una mostra viene pensata per i bambini, che potranno ammirare l’arte, toccare l’arte, produrre l’arte, nel contesto familiare di opere ispirate dalla cultura e dal territorio di Città di Castello come quelle di Nuvolo – ha sottolineato la vice ministra Ascani – con un format molto interessante, che potrebbe superare i confini locali ed estendersi ad altre realtà ed altri artisti”. Di “una bellissima iniziativa che l’amministrazione comunale sostiene in maniera convinta” ha parlato il sindaco Bacchetta, che ha evidenziato come “far crescere nei bambini una sensibilità artistica è importante, come è fondamentale far conoscere la vita e le opere di una persona che ha caratterizzato la realtà culturale del nostro territorio per moltissimi anni”. Dal consigliere regionale Bettarelli sono venuti la sottolineatura dell’opera di Nuvolo, “un patrimonio di Città di Castello, dell’Umbria e dell’intera nazione, che ha rappresentato uno straordinario esempio di promozione della cultura dal livello locale al livello mondiale” e il plauso “alla proficua collaborazione tra l’Associazione Archivio Nuvolo e il Comune per stimolare la sensibilità e la conoscenza dei bambini nei confronti dell’arte”. Il progetto “Nuvolo for kids” prosegue idealmente la linea didattica già disegnata da Nuvolo durante il suo periodo di insegnamento scolastico: la libertà di fare arte e di incoraggiare la creatività. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Città di Castello, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, dice l’articolo 33 della Costituzione italiana, un principio al quale il Nuvolo insegnante si appellava ogni qual volta subiva dall’alto pressioni nel redigere e rispettare un programma didattico, nella convinzione che la creatività artistica non dovrebbe mai, in alcun caso, essere influenzata dal mondo esterno”, ha osservato Paolo Ascani, che ha ricondotto il motivo ispiratore del progetto anche ai risultati di alcuni studi di pedagogia, “secondo i quali i bambini fino agli otto anni di età non subiscono alcun condizionamento da ciò che li circonda e sono quindi in grado di approcciarsi senza pregiudizi all’esperienza artistica”. Delle cinque sale dedicate al progetto, tre ospiteranno l’esposizione delle opere del di Nuvolo, una sarà allestita come laboratorio didattico, dove i bambini potranno creare i loro elaborati, e una sarà riservata, da marzo ad aprile, all’esposizione degli elaborati che gli studenti avranno creato durante la visita alla mostra. “Il progetto ha come scopo primario quello di incentivare l’espressione artistica e la creatività nei bambini – ha rimarcato Renghi – pertanto i partecipanti saranno liberi di ammirare la mostra come meglio credono, senza visita guidata, soffermandosi sulle opere che ritengono più affascinanti ed evitando le altre se riterranno. Ci sarà Nuvolo, in versione fumetto, che offrirà loro le informazioni per comprendere ciò che stanno osservando e potranno cimentarsi con gli strumenti a lui cari per dare vita a creazioni personali”.Giorgio Ascani nasce nell’ottobre del 1926 a Città di Castello. Già nel 1933 si avvicina all’arte, dipingendo gli scenari di un teatrino organizzato dai genitori per intrattenere i vicini durante la guerra. Nel 1943, dopo la morte del padre inizia a lavorare alle Ferrovie, ma non abbandona la sua passione dipingendo stendardi per le processioni cittadine, scenografie teatrali e intervenendo, su commissione di monsignor Cipriani, allora Vescovo di Città di Castello, nelle chiese di Santa Maria delle Grazie e San Domenico nell’esecuzione di piccoli decori e restauri. Nel 1944, partecipa come partigiano alla Resistenza nella Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino” ed è proprio in questa situazione che, grazie all’imprevedibilità e al silenzio con cui appariva e scompariva tra le colline umbre, gli viene dato il soprannome di “Nuvolo”, che lo identificherà per tutta la vita. Nel 1949, in occasione di una personale allestita presso la “Galleria dell’Angelo” di Angelo Baldelli, conosce il concittadino Alberto Burri che di lì a breve gli chiederà di seguirlo a Roma per aiutarlo con un importante lavoro. I due condivideranno lo studio in via Margutta fino al 1952, qui conoscerà tra gli altri: Colla, Cagli, Mannucci, Villa, con cui nascerà un sodalizio artistico e una profonda amicizia. Già nel 1952, inizia a sperimentare la tecnica serigrafica applicata all’arte, creando i suoi primi unici. Collaborerà, qualche anno dopo, anche alla stampa di alcuni silk-screen per “Arti Visive”, rivista dell’arte informale diretta da Colla e Villa, ed in seguito dal fratello Ascanio. Per la sua prima mostra personale dovrà attendere il maggio del 1955, alla Galleria “Le carrozze” di Roma, seguita da una seconda a giugno alla Galleria “Numero” di Firenze, esposizioni presentate rispettivamente da Villa e da Cagli. Il successo è immediato e solo due anni dopo è già un artista internazionale, tanto da esporre alla 19esima biennale al Brooklyn Museum nella mostra collettiva “Trends in watercolor Today, Italy-United States”. Nel 1958 viene notato anche da Peggy Guggenheim che acquista numerose opere elogiandone il lavoro. Negli anni 60, l’artista decide consapevolmente di allontanarsi dalle gallerie che gestivano le compravendite di opere d’arte scomparendo dal mer-cato ufficiale. Nel 1968 apre, in via Lungotevere Artigiani a Roma, l’Atelier di Serigrafia (“Multiplo serigrafico” a Città di Castello dal 1985), nel quale riproduce opere grafiche per molti suoi amici e colleghi, tra cui: Accardi, Boetti, Burri, Cagli, Colla, Fazzini, Gut-tuso, Kounellis, Sol Lewitt, Mastroianni, Merz, Mirko, Pistoletto, Rotella, Turcato, e molti altri. Nel 1969 vince il suo primo con corso per la cattedra di disegno all’Istituto d’Arte di Vasto; la professione di insegnante lo porterà prima a Foggia, poi a Roma ed infine all’Accademia delle Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, dove sarà direttore fino al 1984. L’entusiasmo e la voglia di sperimentare tecniche artistiche, in varie forme, lo accompagneranno fino al 2008.

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