Il 2019 ha caratterizzato la Giunta Carizia per aumento delle tasse, immobilismo e partitocrazia. Nessuna promessa realizzata, nessun investimento produttivo e pessima gestione politica del bilancio. «Aumento delle tasse, immobilismo e partitocrazia. Questi i caratteri di un anno di Giunta – sostiene il consigliere comunale di Umbertide cambia, Gianni Codovini». Il bilancio di Giunta del 2019, secondo Umbertide cambia, è completante negativo. «I fatti sono chiari: le imposte comunali sono arrivate al massimo consentito (vero che l’Imu già lo era), soprattutto dopo la manovra di macelleria sociale del Sindaco e della Giunta sull’addizionale IRPEF. Questa ha colpito in modo lineare tutti i cittadini, tartassandoli. Carta canta. Dallo 0,50% si è passati allo 0,75% per i redditi fino a 15000 euro, con una esenzione per i redditi fino a 13000 euro. Dai redditi 15001 a 28000 l’aliquota vola a 0,77% e quelli a 55000 euro a 0,78%. Infine, i redditi da 75000 euro pagano la massima aliquota di 0,80. Sulla diseguaglianza della manovra lasciamo la parola ai cittadini: basta che controllino la loro busta paga e le loro tasche.» Sempre sul bilancio c’è da aggiungere, secondo Gianni Codovini, «i mancati investimenti nel sistema produttivo, nell’economia ambientale, nelle fasce deboli del lavoro, nonché l’ennesima richiesta dell’anticipazione di cassa per il 2019, ed anche nel 2020, per oltre 4 milioni con 30mila euro di interessi. In ciò in piena continuità con tutte le amministrazioni precedenti: del resto, ricordiamo, che a governare vi sono due ex assessori al bilancio del Pd». Giudizio senza appello viene anche dal Vice presidente di Umbertide cambia, Martina Ciocchetti. «Da punto di vista politico questa Giunta ha dimostrato di rappresentare la vecchia partitocrazia: nessun taglio ai costi della politica e ennesimo tradimento elettorale. Per i costi della politica assessori e presidente del consiglio continuano a non tagliare i loro lauti compensi, mentre la maggioranza che ha vinto le elezioni adesso non c’è più, visto il cambio di casacca di due consiglieri (Caracchini e Pino) e due assessori (Tosti e Pierucci) eletti con la lista di Locchi. Una vera crisi di Giunta passata in cavalleria! Sulla partitocrazia, poi, la nomina di due politici di lungo corso alla Multiservice (Giovanna Monni) e alla Prosperius (Giuseppe Barberi), invece di due manager la dice lunga sul cambiamento di governo nel merito e nel metodo. Quanto alle promesse mancate ricordiamo le contraddizioni sulla moschea, sulla sicurezza e il degrado urbano».
Umbertide cambia: “bilancio 2019 deludente per la Giunta Carizia, aumento delle tasse, immobilismo e partitocrazia la fanno da padrone”
Data: