I Pronto Soccorso della provincia di Arezzo si allineano al nuovo modello organizzativo voluto dalla Regione.
Dal 14 gennaio, negli ospedali aretini, l’accesso degli utenti al Pronto Soccorso si baserà su tre linee: alta intensità (codice 1), media intensità (codice 2), bassa intensità (codice 3), non urgenza (codice 4 e 5). Spariscono quindi i codici colori, che si basavano sulla gravità e si modifica il lavoro degli operatori sulla base dell’urgenza del caso e sulla quantità di risorse che necessita l’utente (quanto tempo, quanto personale, quanti esami ecc).
Per il cittadino, quindi, non cambia niente di fatto, mentre molto significa per chi opera nei Pronto Soccorso, per i flussi di lavoro e per la gestione dei pazienti.
“Questo nuovo modello – spiega il direttore del PS di Arezzo, Giovanni Iannelli – fa riferimento alla Delibera 806 della Regione Toscana e ci porterà a lavorare in modo diverso, più fluido. I “vecchi” codici gialli diventano in parte codici 2, quindi da prendere in carico entro 15 minuti; altri diventano codici 3, e saranno presi in carico entro un’ora. La nostra struttura, sulla base di questo modello, potrà contare su una implementazione del personale. Ci sono infatti dei concorsi in corso, sia per infermieri che per medici e contiamo nei prossimi mesi di avere risorse aggiuntive”.
All’interno del nuovo modello, ad Arezzo rimane in vigore il percorso “Fast track”, cioè l’invio diretto del paziente dal triage allo specialista (oculista, pediatra, ostetrica ecc). Nelle prossime settimane, inoltre, partirà il “See and treat”, un protocollo dedicato a quei casi che necessitano esclusivamente della gestione infermieristica. Una “corsia” preferenziale per risolvere le situazioni a “più bassa complessità” e alleggerire il Pronto Soccorso.
Pronto Soccorso, in provincia di Arezzo parte il nuovo modello organizzativo regionale
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