Di Michele Tanzi
Sono settimane difficili, inutile negarlo, ma i nostri sforzi non sono stati vani. Intravediamo un barlume di speranza, una piccola fiammella di luce in fondo al tunnel. Il covid 19 ci segnerà per sempre, nel bene e nel male, ma forse questo è il tempo di un primo bilancio. Questi giorni, passati in redazione sono stati importanti per capire che il nostro paese, la nostra gente, porta in sé dei valori importanti quali umanità, solidarietà, resilienza, ottimismo. Il Covid 19, ci ha fatto riscoprire piccole cose che avevamo accantonato, messo da parte, rottamato, perché continuamente immersi nel vortice della quotidianità, fatta di ritmi forsennati, messaggi vocali, egoismo, apparenza. Abbiamo barattato una realtà virtuale, fatta di selfie e like, con quella che da sempre, in tutto il mondo, ci riconoscono come delle virtù. Parlo di empatia dell’innata capacità di comunicare, di sorridere e perché no di arrangiarci, quando serve. Abbiamo riscoperto il lato umano delle persone vedere famiglie che, da terrazzo a terrazzo, da piano a piano si scambiano cibo, parlano tra loro, iniziano a conoscersi, a capirsi, fa bene al cuore, cambia in positivo la prospettiva della tua giornata. Ieri, in conference call ho intervistato chi, in questi giorni è stato in prima linea, insieme alle associazioni di volontariato del nostro territorio nel cercare di provvedere ai fabbisogni, anche minimi, di tante famiglie in difficoltà del nostro comune. Ho notato senso di responsabilità, ma anche tanta paura. Mi spiego meglio, paura di non farcela a soddisfare le necessità della propria comunità, di non essere in qualche modo all’altezza del compito che gli era stato assegnato. Mi è stato riferito di quanto è stato donato, da imprese, cittadini, pensionati di basso reddito, cifre che un po alla volta sono diventate importanti, che sono servite per acquistare presidi sanitari e quello che si è ritenuto necessario servisse. Di come in brevissimo tempo sono stati consegnati pacchi alimentari, ad oltre 200 famiglie. Governare, nei momenti di difficoltà non è facile serve fermezza, lucidità e tanta calma. Se sono stati commessi errori, questi verranno giudicati più avanti, ma ricordatevi sbaglia chi fa. Sono stati giorni dove si è pensato di fare dimenticando che quanto fatto va riferito alla comunità, questo è un errore. Sono stati giorni spesi, mi riferisco a quanto fatto dal Sindaco Paolo Fratini, di impegno personale per far tornare in Italia una nostra concittadina bloccata in Ecuador, dove la pandemia sta mietendo tante vittime, ogni giorno. Molte famiglie hanno pianto persone care, senza poterle salutare e accompagnare degnamente per il loro ultimo viaggio ricordi questi, che ci porteremo dietro per sempre, che ci segneranno per sempre. Ora più che mai, ed è un appello che rivolgo alla politica, servono proposte per far ripartire il nostro paese, i nostri territori, le nostre imprese. Occorre fare alla svelta, di tempo non ce n’è. Devono essere attivati tavoli comuni, che coinvolgano tutti gli attori in campo, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità portare idee, proposte. E allora Vi chiedo parlatevi, dialogate, mediate se serve, ma tornate a fare quello che la politica è chiamata a fare, dare risposte alle esigenze di cittadini e imprese. Tracciate la linea di questa nuova ripartenza, non perdetevi dietro a sterili polemiche non servono, non cambiano le cose, non portano a nulla, non migliorano la vita di chi, ha paura di ritrovarsi senza lavoro. Ci aspettano momenti difficili, cerchiamo di spendere il nostro tempo per uscire da quella che sarà, di fatto, la crisi economica più difficile dal dopoguerra