Covid 19, verso la fase 2: riflessioni e proposte del gruppo Insieme per Anghiari

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Il difficile periodo che stiamo vivendo avrà forti ripercussioni sull’economia locale. Ecco perché, in questa fase di emergenza, oltre ché pensare a come gestire il presente è assolutamente doveroso e necessario pensare anche a come organizzarci per il domani. In particolare, dobbiamo già farci carico di come rilanciare il nostro territorio e di come sostenere concretamente le categorie economiche che stanno maggiormente subendo l’emergenza coronavirus. Ad Anghiari, come nel resto della Valtiberina, il settore del turismo ha un’importanza centrale ed è sicuramente quello che più di tutti subirà gli effetti negativi di questa emergenza. Sarà necessario mettere in campo nuove strategie e mettere a punto strumenti innovativi e tecnologici che possano promuovere efficacemente il nostro Comune e le sue eccellenze. Per fare questo è sicuramente fondamentale aprire un tavolo di discussione che coinvolga anche figure esperte oltreché i rappresentanti delle varie categorie. Per quanto riguarda tutte le piccole e medie imprese che lavorano sul nostro territorio comunale, riteniamo necessario che l’amministrazione metta in atto interventi mirati a sostenere queste realtà. In molti Comuni sono stati costituiti dei fondi speciali con l’obbiettivo di supportare con aiuti concreti l’economia locale, in particolare quei settori maggiormente colpiti. Altre misure da valutare sono quelle relative ad un alleggerimento della pressione fiscale. Ad esempio, si potrebbero rimodulare le tariffe della TARI o prevedere scontistiche per le utenze non domestiche visto che la sospensione di gran parte delle attività produttive industriali e commerciali ha determinato una minor produzione di rifiuti e minori conferimenti nelle discariche. Per quanto riguarda le famiglie, sicuramente sarà necessario monitorare e supportare, in particolare, tutti quei nuclei maggiormente colpiti dalla crisi facendo ricorso a quegli strumenti che l’amministrazione comunale, grazie anche ai fondi del Governo centrale, è in grado di fornire anche assieme al prezioso contributo delle associazioni. Sarebbe poi opportuno valutare anche l’eventualità di procedere al rimborso di quelle spese relative a servizi di cui si è usufruito solo parzialmente come per esempio il trasporto scolastico. E’ indubbio che anche a livello comunale oltreché di Unione dei Comuni, ci sia bisogno di un grade piano di rilancio del tessuto economico locale, in particolare di quei settori come il commercio, le strutture ricettive, i negozi, i ristoranti e i bar che più di tutti stanno scontando le conseguenze di questa emergenza. L’amministrazione comunale è chiamata a preservare le realtà economiche del proprio territorio aiutandole a riaprire e a ripartire non appena sarà possibile.

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